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Vecchio 15-07-11, 15:35   #1
manubea
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Ciao a tutti, sono Emanuela ho 28 anni e sono affetta da colite ulcerosa dal 2003.
Fino a qualche anno fa, riuscivo a gestire bene la mia malattia, ma da quando ho iniziato a lavorare (purtroppo non amo il mio lavoro), questa patologia è peggiorata, con riacutizzioni anche ogni 3 mesi.
Da 5 mesi ho avuto una bambina, ed è la mia vita, e al pensiero che devo lasciarla per tornare a fare quel lavoro, mi fa stare malissimo. Spero di ricevere consigli ed informazione per gestire questa malattia che penalizza molto la mia vita. A presto,
Emanuela.
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Vecchio 15-07-11, 16:32   #2
nunù65
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Ciao Emanuela e benvenuta nel Forum!

Mi dispiace leggere che fai un lavoro che non ti piace e che forse può essere la causa delle riacutizzazioni; sicuramente lo stress influisce, come ben sai le nostre patologie peggiorano in queste situazioni!

Sicuramente nel forum troverai tante informazioni e consigli che spero ti potranno essere di aiuto nel convivere meglio con la rcu.

Se vuoi in questa sezione, puoi farti conoscere a tutti noi, parlandoci di te, del tuo lavoro, dei tuoi hobby, di cosa ti piace fare, di dove sei, ecc.

Un caro saluto e spero di rileggerti presto.
__________________
Nunzio
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Vecchio 15-07-11, 17:01   #3
manubea
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Abito a Roma, sono un'infermiera e lavoro in un reparto di oncologia, dovrei affrontare al meglio questa malattia visto il lavoro che faccio, ma il solo pensiero mi fa stare male, vorrei tanto trovare una soluzione per cambiare. E' un lavoro molto stressante, poi la divisa bianca non aiuta. Da qualche anno nelle fasi acute non riesco neanche ad arrivare al bagno, poi in seguito al parto ho avuto un prolasso del pavimento pelvico e se non trovo un bagno nell'arco di trenta secondi è un dramma. Come posso guarire? (guarire non si può, perchè è una malattia cronica, ma almeno stare bene).
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Vecchio 16-07-11, 18:11   #4
yuna79
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Ciao Emanuela!
Benvenuta anche da parte mia.
Certo la situazione non è facile quando si hanno i secondi contati per trovare un bagno, lo sappiamo tutti, il disastro è sempre dietro l'angolo.
Il tuo lavoro è molto stressante, richiede molte energie fisiche e mentali, e una forte emapatia con i pazienti. Nel reparto in cui lavori tu poi non ne parliamo. Sono luoghi pervasi dal dolore e certo sarà difficile, per quanto corazzata tu possa essere, non assorbirne almeno una parte.
Il tuo, se fatto con passione e responsabilità, è un duro lavoro, meravilgioso e carico di soddisfazioni, ma duro.
Non ti piace lavorare in oncologia, o proprio fare l'infermiera ti riesce troppo duro alla luce dei tuoi problemi di salute?
Qui nel forum ci sono altre ragazze che fanno il tuo stesso lavoro e sono sicura saranno felici di confrontarsi con te.
Considera che statisticamente dopo il parto si presentano quasi sempre riacitizzazioni, una cosa da manuale.
Io mi limito a dirti che capisco il tuo disagio e tutte le tue problematiche. Qui siamo tutti sulla stessa barca.
Cerca di non farti abbattere e avvolgere da pensieri negativi, vedrai che questo brutto periodo passerà. La tua bambina ti dà sicuramente tanta forza, hai un motivo senza pari per lottare, andare avanti e cercare di sorridere alla vita.

Che terapie segui?

Ti abbraccio forte e spero di rileggerti presto.
__________________
yuna
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Vecchio 16-07-11, 20:05   #5
manubea
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Ciao yuna, si può dire che è proprio il lavoro di infermiera che non mi piace, e sapere che tra un po mi ruberà del tempo per stare con la mia bambina, è ancora più difficile tornare lì. Ieri ho provato a cercare persone che fanno il mio lavoro, ma non ho trovato nessuno. tu sai consigliarmi ?
Attualmente sto prendendo pentacol 800, e asacol 500 supposte, ma sono sempre dell'idea che la terapia aiuta fin un certo punto, è la testa e il corpo che devono vivere serenamente per stare bene. Mi sono iscritta a questo sito, e ho visto che ci sono tante persone che si trovano nella mia situazione, e un po questo mi aiuta. Grazie ancora a presto.
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Vecchio 17-07-11, 02:50   #6
sarina84
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Ciao Emanuela,
benvenuta anche da parte mia!.
Beh, direi che abbiamo parecchie cose in comune visto che anch'io sono tua coetanea, sono infermiera (reparto di medicina interna, nefrologia e endocrinologia) e sono mamma di un bimbo di 5 mesi che a settembre dovró lasciare alle nonne visto che anche io rientro in servizio.
Partiamo proprio da questo. Anche io come te, non sono affatto felice di questo distacco forzato; vorrei avere più tempo per stare con mio figlio e posticipare il rientro fino a data da definirsi. Magari!. Purtroppo non si puó, e sto cercando di convincermi del fatto che:
1) non devo sentirmi in colpa nei confronti di mio figlio se devo rientrare al lavoro, in fondo lo faccio anche per farlo stare meglio e potergli comprare più cose.
2)Smettere di pensare che mio figlio possa dimenticarsi di me quando lavoro: un figlio sa benissimo chi è la mamma e nel suo cuore è insostituibile.

Detto cio' ti posso anche dire che, capisco perfettamente quando parli di dover correre in bagno e del fatto che il nostro lavoro, avendo spesso delle implicazioni psicologiche annesse ai pazienti, ci crea non pochi problemi.
Prima di restare incinta, in piena fase di recidiva che mi dava dolori alle gambe terribili, entravo nella stanza dei pazienti chiedendomi se fossi io da ricovero oppure loro.
Lo so che coi tempi che corrono non è facile trovare lavoro, ma se proprio non ti piace ció che fai, appena puoi, potresti vedere di trovare qualcosa di diverso, che ti faccia star meglio. Già come professione, fare l'infermiera, è pesante, se poi non ti piace diventa una tortura!.
Anche io come te eseguo la stessa terapia, a differenza delle supposte peró io faccio i clismi ( che odio con tutto il cuore).
Non demoralizzarti; la nostra salute dipende anche molto dal nostro benessere psicologico e cercare un equilibrio è molto importante!.
Tu poi ora hai la tua bimba, un motivo ancora più grosso per combattere!.
Se hai bisogno di parlare un po', io sono qui, ok?!.
Ti mando un grosso abbraccio.
sarina84 non è connesso   Rispondi citando
Vecchio 18-07-11, 12:29   #7
manubea
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Ciao Sara, mi ha fatto molto piace trovare una collega. Lo so è veramente difficile lasciare un bambino così piccolo che ha ancora bisogna della sua mamma, peggio ancora se devi tornare a fare un lavoro che non ti piace. Cambierei lavoro anche per andare a fare la donna delle pulizie, mi sentirei più gratificata.

Cambiamo discorso e parliamo di cose belle. Quando è nato il tuo bambino? La mia il 9 febbraio e si chiama Beatrice, e fin dal primo giorno ho cercato di allattarla al seno, visto che il pediatra mi ha tranquillizzata che il pentacol non sarebbe passato nel latte, e fino ad oggi prende solo il mio latte. Il solo problema è che dopo il parto ho avuto una riacutizzazione, anche se il mio GE mi ha sempre detto che dopo la nascita di un figlio la malattia sarebbe migliorata.
A te come è andata dopo la nascita del tuo bambino? Ancora grazie per il messaggio, a presto.
Emanuela
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Vecchio 19-07-11, 00:03   #8
sarina84
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Dal parto sto vivendo praticamente a tutti gli effetti una fase di recidiva della rcu. Sono stata dal ge per spiegargli la situazione ma essendo in allattamento mi ha detto giustamente che il cortisone (non che bramassi particolarmente a prenderlo) me lo posso sognare.
Così tra alti e bassi sto vivendo questa riacutizzazione; in genere tamponavo coi clismi ma non so per quale motivo, non riesco più a trattenerli per più di 5 minuti.
A volte mi scoraggio ma penso a mio figlio e allora mi torna il sorriso. Faccio quel che posso, in fondo non siamo le uniche mamme con qualche problema di salute, anzi c'è ben di peggio, purtroppo.
Mio figlio si chiama Diego ed è nato il 14/02 con una settimana di anticipo. Per tutta la gravidanza eccetto qualche problema di emorroidi dovute proprio al suo peso, sono stata abbastanza bene e non ho sofferto di nessun dolore articolare.
Anche io allatto e prendo il Pentacol (2 compresse da 800 mg al giorno); sia ge che pediatra e ginecologo non hanno ritenuto opportuno farmi smettere.
Bea non ha iniziato lo svezzamento?. Diego mangia la pappa (o meglio, sputazza) a mezzogiorno e la frutta a merenda che invece gli garba. E' così buffo.
Vi abbraccio forte.
sarina84 non è connesso   Rispondi citando
Vecchio 19-07-11, 16:43   #9
disperata 69
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Ciao Emanuela, benvenuta, anche io ho un bambino di quasi 12 anni, e dopo il parto, probabilmente senza saperlo già da allora soffrivo per la mia amica rcu, ho iniziato ad avere problemi, e solo nel 2004 è arrivata la diagnosi, accompagnata purtroppo dalla carissima artrite per la quale prendo il cortisone.
Per quanto riguarda la rcu io usavo supposte asacol da 1 mg, che ho sostituito con un generico per via del prezzo salito alle stelle.
Mi dispiace che non ti piace il tuo lavoro, ma se veramente stai male potresti come già ti hanno consigliato provare a cercarti qualcosa di diverso che ti faccia stare un pò più serena, perchè come sai la nostra patologia spesso è causata proprio dallo stress, almeno per quanto mi riguarda è stato così. Bacione
disperata 69 non è connesso   Rispondi citando
Vecchio 20-07-11, 13:55   #10
manubea
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Ciao Sara,
abbiamo iniziato da un mese solo con la frutta, ma non la fa impazzire, invece per le pappe ho chiesto al pediatra se potevo iniziare verso i 6 mesi, perché per il momento gli voglio dare ancora il mio latte, sarà che per me l'allattamento è una delle cose più belle che ci poteva dare madre natura , poi con il latte cresce bene anche 1 kg al mese. Mando un bacio a te e il tuo bimbo.

Disperata ci provo a cambiare lavoro ma il problema è che dipendo da una cooperativa che lavora in una struttura pubblica, quindi non posso chiedere molto. La cosa migliore sarebbe trovare un ambulatorio, che almeno è meno faticoso di un reparto, e dove lavorerei mattina o pomeriggio e no la notte. Tu dove abiti? Che lavoro fai?
manubea non è connesso   Rispondi citando
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