Ciao Sofia. Capisco benissimo quello che dici. A me la RCU è comparsa nel febbraio 2009, in pieno 5' anno di liceo, e mi è stata diagnosticata a luglio. Avrei dovuto prepararsi x il test di ammissione ma tra la RCU e un grave incidente stradale che mi ha bloccata per mesi, non sono entrata in medicina, ma poi mi sono preparata con calma e l'anno dopo sono riuscita. Ero felicissima, avevo realizzato il mio sogno, sono andata a vivere a Messina e... Boom! Ecco sorgere tutti i problemi. Essendo medicina molte lezioni sono obbligatorie e non potevo (e non posso) non frequentare. Ho iniziato a soffrire di attacchi di panico, di ansia smisurata, ho perso 6 mesi, avevo spesso diarrea e di conseguenza forti rumori intestinali che mi imbarazzavano parecchio, costringendomi a scappare dall'aula in pieno attacco di panico. Provo a incontrare uno psicologo ma dopo 4 incontri capisco che non funziona. Finisco così il primo anno, il secondo e il terzo, tra simil riacutizzazioni e riacutizzazioni vere e proprie. L'ultima avvenuta in concomitanza con l'esame per passare all'anno successivo, qualche settimana fa. Avevo solo due possibilità per superare la materia per passare all'anno successivo. Ho sempre sostenuto bene gli esami, non con voti altissimi ma ce l'ho sempre fatta e invece il primo appello va male. Ecco l'ansia: diarrea muco sanguinolenta, dolori fortissimi e dovevo pure studiare. Non ce la facevo più e non volevo perdere l'anno. Già di mio ho l'autostima sotto ai piedi, questa sarebbe stata la botta finale. Adesso che l'esame è andato bene, continuo ad avere problemi. Vadoa lezione con due borse, in una tengo il materiale universitario e nell'altra salviette umidificate grandezza maxi, slip di ricambio, pantaloni di ricambio e un rotolo di carta igienica. Poi adesso sto facendo dei clisteri di asalex la sera, più il cortisone in fiale da mettere nel clistere. Riesco a trattenerlo tutta la notte ma ovviamente la mattina devo svuotarmi di eventuali residui, quindi mi alzo un po' prima, faccio quello che devo fare e parto con le mie due borse. Poi cerco di trovare sempre posti in prima fila o vicino una finestra, in modo da poter scappare in caso di necessità ma senza dare nell'occhio. Per fortuna ho una cara collega e amica ormai, che sa tutto e mi sta vicina.
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