Quello che di bello mi ha dato il Crohn è stato il ridarmi quella curiosità e quella spinta allo studio che stavo rischiando di perdere per strada. E' quella "guerra" alle malattie che, come ho detto una volta, adesso mi sento portare in casa e sono spinto a combattere di più.
Inoltre mi ha e mi aiuterà a capire meglio chi avrò davanti, le persone che passeranno o hanno passato momenti simili ai miei o anche peggiori. Ed è forse questa la cosa più importante, la cosa che in uno studio prettamente teorico e poco pratico, con poco contatto col paziente, si rischia di non imparare. A volte il saper mettersi nei panni dell'altro è la dote che differenzia un medico da un bravo medico.
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