Secondo me il pianto é apparentemente immotivato, ci succede perché ci sentiamo vittime di una situazione che non abbiamo scelto, infatti, capita di piangere (almeno a me) quando l'Rcu si rifà viva.

Capita anche a me di avere crisi di pianto, apparentemente senza motivo, ma da quello che leggo le posso ricollegare alla sensazione di "sconforto" che mi da la malattia e che in alcuni momenti di particolare stress e tensione non riesco a gestire razionalmente e quindi piango, piango e mi sfogo, poi mi sento più sollevata. Queste crisi si presentano per la maggior parte delle volte la sera, prima di coricarmi o subito dopo, nel momento quindi, in cui le tensioni della giornata si sciolgono.

Purtroppo capita anche a me, ovviamente. Tristezza generale e anche per università, preoccupazioni varie, per situazioni sentimentali anche, salute, famiglia, tanti pensieri su tante cose. La terapia che assumo non c'entra affatto.

Allora non sono fuori di testa, mi preoccupavo se a volte piango.
Piango ovviamente quando sento che sto male, ho la lacrima facile, ma come ho già letto dura dieci minuti e poi sto molto meglio, credo sia normale.
A volte mi dura anche giorni e lì è un peso per chi mi sta attorno.

Quando sto male piango spesso, ma anche quando non ho dolori se penso a questo che mi è capitato, a volte non riesco a trattenere le lacrime. Credo sia normale, perchè da un giorno all'altro la vita ti cambia e non poco.

Io ho scoperto il crohn da pochi mesi, ma è da 4 anni che ho iniziato ad avere problemi all'intestino. Non era ancora stata definita la malattia. Nel frattempo ho avuto un forte problema di depressione, durato nella fase più acuta per circa un anno e mezzo e poi via via migliorato con la psicoterapia e ansiolitici, che secondo il mio ge, fanno bene anche all'intestino, visto che sono ansiosa. Durante la fase acuta piangevo spessissimo, senza all'apparenza cause gravi, bastava un piccolo gesto di insensibilità di un'altra persona. Con la terapia sto decisamente meglio, non piango più, ma questo non significa che non mi prendano molti momenti di tristezza, sconforto, mancanza di interesse nelle cose. Non so se siano una conseguenza del crohn, ma leggendo le vostre esperienze sto iniziando a pensarlo. Non so se sentirmi più "leggera" per questo o no, insomma, le mie altalene umorali le ho e sono molto fastidiose, soprattutto nei miei rapporti con gli altri. Qualcuno di voi ha qualche rimedio? Pensate mi convenga proseguire una psicoterapia.
Grazie a tutti, cerchiamo di sorridere spesso!

Il mio pianto immotivato non penso sia mai stato legato al cortisone quanto più ad una situazione depressiva che ho deciso di affrontare di petto avvalendomi dell'aiuto di un neurologo ed un psicoterapeuta. Purtroppo ho notato che il mio umore dipende molto da come mi sento, la cosa positiva è che appena mi sento un goccino meglio reagisco in pieno. Il neurologo ha cercato di aiutarmi nel superare anche queste situazioni ma il maggior aiuto lo sto avendo dallo psicoterapeuta.

Tu pensi che sia anche per colpa del cortisone? Stamattina mi è successo di inziare a sentire un'angoscia crescere e poi di iniziare a piangere, è da poco più di una settimana che prendo il cortisone e non mi era mai successo, oltretutto ero sul lavoro.

Prendo il cortisone da due mesi. Spesso la mattina presto mi svegliavo con sensazione di nodo alla gola e tachicardia e assumevo ansiolitici per calmarmi. Il mio medico dice che il costisone ha questo effetto sull'umore.
Non vi dico poi durante la giornata quanti pianti e "crisi esistenziali", dato che è da poco che sono malata. Ora va un po' meglio ma quanta fatica sopportarmi!

Anche io ho alternato periodi di tristezza, seguiti da pianti apparentemente immotivati e sbalzi di umore.
Questo è dovuto al cortisone, a parere del mio medico. Io sono una persona piuttosto ansiosa e da quando mi hanno diagnosticato il morbo di crohn, mi sono chiusa in me e spesso sento quasi il bisogno di sfogarmi un pò e di piangere.