Le cure controllano i sintomi ma per la remissione bisogna andare alla radice
Ciao a tutti,
In questi giorni ho letto molte storie su persone affette come me da rcu. Sono un novello (marzo 2024) rispetto a tanti altri e le mie considerazioni sono forse affrettate e prive di fondamento scientifico. Ma mi sto rendendo conto che le cure riducono i sintomi ma per la quiescenza c'è bisogno di provare ad andare alla radice. Nel mio caso ho notato che lo stress (in tutti i suoi aspetti) incide molto in tal senso. Per giungere alla quiescenza mi è sembrato molto utile allentare su alcune questioni personali e lavorative e quando si sono ripresentati elementi stressogeni si è riattivata la malattia che mi porterò dietro finché non riuscirò nuovamente ad allentare. La vedo un pò come prendersi la tachipirina senza combattere l'infezione. Mi farebbe tanto piacere sapere se ci sono altri che la pensano come me. Grazie.
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