Io ed il latte abbiamo sempre avuto un pessimo rapporto, anche prima di sapere di essere malata. Fin da piccola il solo odore del latte bianco mi provocava istantaneamente conati vomito. Con il cacao, orzo e poi caffè da più grandicella, ruscivo a berlo ma con molta fatica per il mio stomaco e con immediato effetto lassativo. Da adulta adoravo il cappuccino ma anche lì sapevo che dovevo calcolare un tempo ragionevole per la successiva corsa al bagno. Il mio ex marito, allora fidanzato, una volta, eravamo all'Isola d'Elba in vacanza, si fece delle sane risate, non sapevamo ancora che avessi il crohn, perchè andavamo ogni mattina a far colazione presso una pasticceria che aveva anche il bar. Potete immaginare: brioches appena sfornate e cappuccino. Lui iniziava a cronomentrarmi da quando finivo di bere il cappuccino a quando gli dicevo: "Ale dobbiamo tornare in camera!". Le risate, l'incoscienza, pensavo di avere un banale colon irritabile... Ormai era arrivato al 3...2...1, quasi in sincrono con il mio intestino!
Una volta scoperta la malattia, senza grosso dolore, a dire il vero, ho abbandonato il latte e anche la maggior parte dei suoi derivati. Devo dire però che in remissione alcuni formaggi sono riuscita a reinserirli, vorrei provare con lo yogurt che prima della diagnosi comunque tolleravo. Ma latte da bere, no, mai più assaggiato anche perchè comunque l'odore del latte bianco continua a farmi dare di stomaco.
Non sono intollerante al lattosio, o almeno dai test non risulta.
Ad oggi faccio colazione con una tazza di tè aromantizzato in qualche modo, oppure con il caffè d'orzo. Il latte di soya riesco ad usarlo nelle praparazioni ma non riesco a berlo e il latte di riso neppure.
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yuna
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