Ci sono due tipi di reazioni negative che il nostro organismo può avere nei confronti del cortisone: la corticodipendenza e la corticoresistenza.
Nel primo caso, come ha già spiegato bene kathy, accade che durante la cura col cortisone il nostro corpo si "abitua" ad una certa dose, sotto la quale la malattia rifà subito capolino. Ci si ritrova così nella situazione di dover prendere sempre una quantità di cortisone specifica al giorno per star bene, il che non è una buona cosa in quanto il Deltacortene indubbiamente apporta al nostro organismo molti più danni che benefici per la malattia. In tal caso i dottori devono riuscire a trovare un'altra cura da seguire in concomitanza con quella antinfiammatoria, come per esempio l'immunosoppressione, per fare in modo di levare gradualmente via il cortisone senza che la malattia si riattivi.
Per corticoresistenza invece si intende quella situazione in cui la malattia non va in remissione nemmeno con alte dosi di cortisone, come se questo fosse solo acqua fresca.
Nessuna delle due situazioni è preferibile, in quanto il Deltacortene è sia un "salvavita", in quanto può risanare velocemente situazioni molto gravi, ma purtroppo se preso a lungo può dare problemi seri ad altre parti del nostro organismo.
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Sarah
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