Buongiorno a tutti gli infiammati cronici.
A tutti appare chiaro che la mia RCU influisce negativamente sul lavoro, ma non è altrettanto chiaro a tutti che il lavoro influisce negativamente sulla mia RCU.
Su suggerimento del mio GE, sto valutando di richiedere una visita medica di idoneità al lavoro (addetta alle pulizie), e l'invalidità civile. Per 17 anni non ci ho mai neanche pensato, ma nell'ultimo anno la malattia ha fatto un cambio di passo, e forse anche io oggi accetto un po' meglio l'idea di essere definita "invalida", anche se sicuramente in piccola percentuale.
Per chiarire i miei dubbi in proposito, ho letto quello che si può trovare sul web, ma avrei bisogno di avere risposte da chi ha una esperienza diretta di tutto ciò.
Vado quindi a domandarvi:
- Se richiedo alla mia azienda la visita di idoneità al lavoro e salta fuori che non sono idonea alla mansione del mio contratto, che succede? Mi spostano? E se non hanno disponibilità di un posto ragionevolmente adatto? Dubito che mi mettano in stand by...
- Se mi assegnano un'invalidità civile uguale o superiore al 45%, ho la possibilità di iscrivermi al collocamento, ma immagino che debba essere disoccupata, o in qualche modo posso attendere una proposta più adatta alla mia situazione continuando a lavorare dove sono?
- L'invalidità civile è compatibile con la pratica sportiva agonistica? D'istinto viene da rispondere: "Sei inabile al lavoro e poi vai a fare sport? Qui falso invalido ci cova!" Ma gli atleti paralimpici rinunciano all'invalidità civile per fare sport? Saranno due concetti diversi?
Insomma, mi sto chiedendo se mi ritroverò licenziata... o se dovrò licenziarmi e attendere senza stipendio chissà quanto per avere un nuovo contratto di lavoro, e se dovrò rinunciare alla mia modica, mediocre, ma adoratissima attività agonistica.
Non siate timidi, qualsiasi contributo mi sarà di grande aiuto!