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Vecchio 15-02-14, 21:27   #28
yuna79
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Mi sono ammalata 10 mesi dopo il matrimonio. Ci sposammo dopo 8 anni di fidanzamento. Il primo anno dalla diagnosi fu un vero tesoro, paziente premuroso, presente, amorevole. Sveglio con me tutta la notte per poi andare al lavoro senza aver praticamente chiuso occhio. Poi arrivò il terzo ricovero e tutto iniziò a cambiare. Non fu un ricovero grave anzi uno dei più veloci e leggeri ma lui coglieva tutte le occasioni, anche le più stupide per andare via. Sentii da subito che stava scivolando via dalle mie dita. Stupidamente me ne feci una colpa e iniziai ad accettare qualsiasi tipo di suo comportamento, qualsiasi violenza psicologica. Perché io mi ero ammalata, ancora grazie che non se ne era andato. Non credo dimenticherò mai le sere a chiedergli se ancora mi amava e che cosa stava succedendo a noi e al nostro matrimonio. Non credo dimenticherò la sua risposta di sempre: "Sei solo paranoica". Passavano i mesi, gli anni, io ero sola e stavo sempre peggio fisicamente, non mi riprendevo mai davvero. Nonostante questo lavoravo, badavo alla nostra casa, ero completamente dedita a lui. Ogni suo desiderio veniva immediatamente esaudito, ogni sua violenza, mai fisica, accettata. Non uscivamo più, non potevo più spendere neppure 3 euro senza che ne venisse fuori una questione di ore, non mi parlava più, faceva il giro del tavolo per mangiare e poi si attaccava alla playstation. La notte andava a dormire dando un bacino alla gatta e a me no. Sessualmente non esistevo più. E con le buone, con le cattive e con tante lacrime continuavo a chiedergli che cosa era successo, continuavo a pregarlo di lottare per il nostro matrimonio. Ma ovviamente ero sempre paranoica. Non voleva più figli, non voleva più fare progetti, non voleva più nulla. Io dovevo solo tollerare quel muro d silenzio che lui aveva messo tra noi, il suo contarmi anche l'aria che respiravo. Ero disperatamente sola, anche perché, nel mio folle amore per lui e nel disperato tentativo di salvare quel matrimonio che per me veniva prima di tutto anche di me stessa, non parlavo con nessuno anzi davo a tutti l'idea di aver sposato il principe azzurro. In realtà in casa c'era Barbablu...
Beh, vi direte, l'hai mollato vero? No, è stato lui a lasciare me con le peggiori umiliazioni, mi ha annientata in tutti i modi in cui un essere umano può essere annientato. L'ha fatto due giorni dopo le dimissioni dall'ospedale per una sub occlusione. l'ha fatto dopo avermi chiesto di firmare per uscre prima perché senza di me non poteva stare (si, sono stata talmente stupida da firmare contro parere medico), l'ha fatto dopo aver riempito la nostra casa di palloncini a forma di cuore e uno striscione con scritto "bentornata, amore mio". L'ha fatto svegliandomi alle tre del mattino con la valigia pronta. In cinque minuti ha preso la porta e ha mandato per aria 12 anni insieme di cui cinque di matrimonio.
Beh, oggi, non credo che sia stata la malattia a sconvolgerlo così tanto. Non è vero. La verità è che se ti amo davvero, non scappo nel momento in cui hai più bisogno di me. La verità è un'altra che non mi amava già da prima e che la malattia ha solo accelerato i tempi di un matrimonio che era già destinato a morire.
La verità è che se una persona ti tratta male, ti urla contro mentre stai male, ti ignora nella vita di tutti i giorni, non si interessa della tua condizione di salute, non ti è vicino durante prove difficili oppure è capace di starti vicino solo quando sei forte e piena di energia e allora puoi servirgli da contenitore per le ansie, o comunque ti fai carico di tutti, quella persona non ti ama.
Ho dato tutta me stessa al mio ex marito, non mi pento di nulla di ciò che ho fatto perché l'ho fatto con amore ma oggi so che ho amato a senso unico e per mia fortuna ho imparato, nel frattempo, cosa significa essere amati davvero. E fidatevi è tutt'altra cosa.
Se c'è amore si superano anche le malattie. Alla fine, scusate, ma non siamo su una sedia a rotelle o malati terminali. No, la malattia non è una giustifcazione a certi comportamenti.
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yuna
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