Visualizza messaggio singolo
Vecchio 16-01-22, 20:51   #1
Federic
Occasionale
 
Data registrazione: 16-01-22
Messaggi: 1
Predefinito Ciao a tutti, piacere di conoscervi!

Ciao a tutti! Il mio nome è Federico, ho 28 anni e vivo in un piccolo paese in provincia di Bologna.

Soffro dal 2017 del morbo di Crohn e la mia vicenda in sintesi è questa:
A maggio del 2017 mi ammalo di polmonite e dopo una pesantissima cura antibiotica guarisco.
Un paio di mesi dopo iniziano a manifestarsi sintomi quali: nausea costante che non passava nemmeno con i medicinali più potenti; forti dolori addominali; perdita di peso importante, avevo perso oltre 40Kg arrivando a pesare 65Kg.
Faccio la prima colonscopia ed ero talmente infiammato e pieno di ulcere ed erosioni che lo strumento si blocca prima della flessura splenica per una sub-stenosi insuperabile. Conferma poi della malattia avviene poco dopo con l’Enterorisonanza.
Come terapia devo dire che inizialmente ho trovato un enorme beneficio dal cortisone, poi con il tempo ha smesso di funzionare e sono passato prima ad azatioprina, che però non tolleravo, e poi ai farmaci biologici, in particolare infliximab, che faccio ininterrottamente dal 2019.

Sicuramente rispetto all’inizio la situazione è migliorata anche se però devo dire che di tregue la mia malattia me ne da purtroppo poche: soprattutto in inverno, come in questo momento, mi capita di tornare a stare male. Mi spavento molto perché, non so se capita anche a voi, la malattia spesso si manifesta con sintomi diversi che non riconosco immediatamente e che mi fanno pensare sempre al peggio e a tutt’altro.

Adesso per esempio ho un addome sempre e costantemente gonfio, fatico ad evacuare e ho forte nausea. Stranamente i livelli di PCR sono nella norma, ma è talmente strana questa malattia che c’è da aspettarsi di tutto.

Sono veramente contento di aver trovato questo forum e spero di poter trovare amici con cui condividere esperienze, gioie, e anche momenti difficili: non vi nascondo che io purtroppo faccio ancora fatica, dopo anni, ad accettare la mia malattia, e questo mi provoca molta ansia e frustrazione.

A presto,
Federico
Federic non è connesso   Rispondi citando