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Vecchio 12-06-12, 10:58   #5
yuna79
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Gerax mi colpisce molto leggere i tuoi post in questa discussione, davvero molto.
Ritrovo tante cose di ciò che ho vissuto io, in quel che stai vivendo tu.
Quando ebbi l'emorragia intestinale che mi portò, finalmente, alla diagnosi di Crohn mi ritrovai catapultata in qualcosa di totalmente nuovo e assolutamente ingestibile, nel senso di non dipendente da me. Dal non aver mai visto un ospedale, mi ci sono ritrovata chiusa per un mese, analisi, esami endoscopici di ogni tipo e non, alimentazione via flebo per una decina di giorni, il messaggio nella mia testa che ero malata. Paradossalmente il peggio doveva venire. La malattia è rimasta attiva per ben tre anni, conosco quelle tremende crisi addominali, le 20 e oltre scariche al giorno, il vomito fino al spaccare i capillari in gola, la stanchezza, la perdita di peso, il corpo che cambia, l'anemia. Come se già tutto questo non fosse abbastanza anche i tuoi riferimenti vacillano. Ho avuto tanto vicina la mia famiglia, sempre, costantemente, una grande sofferenza anche per loro, per il primo anno ho avuto anche mio marito, poi ha iniziato a staccarsi, piano piano ma inesorabilmente. Io non lo so, se è stato per la malattia sola, o se questa ha dato il colpo di grazia, ma anch'io mi ritrovo sola. Sola dopo una storia di 12 anni e 4 e mezzo di matrimonio. Io credo che però, forse, la tua relazione sia salvabile perchè la tua fidanzata è spaventata e, anche se in modo errato, esterna i suoi sentimenti, ti parla. Io ho trascinato avanti il mio matrimonio per due anni, facendomi mille sensi di colpa nei suoi confronti, ma di fronte avevo una persona che ha fatto lo struzzo, che mi diceva che le ragioni del suo distacco erano altre e non me o la mia salute. Sai Gerax, hai scritto una cosa profondamente vera e cioè che in questi momenti non abbiamo la forza di reggere e sostenere anche una crisi di coppia. Per questo, stupidamente, io gli credevo. Ma ti ripeto avevo di fronte qualcuno che, a fronte delle mie richieste di dialogo, mi liquidava come paranoica, snocciolandomi una serie di scuse che, oggi lo capisco, erano francamente patetiche. Credo che dovresti dare una chance a questa ragazza, è normale che ora sia spaventata, come te non vede la fine. Ma tu dille che questo è solo un periodo, che passerà e arriverà la remissione che ti permetterà di vivere praticamente come un non malato.
Anch'io ero sprofondata in quel tunnel, ad un certo punto, non vedevo la fine di tutto quel dolore. Ho lottato tanto, mi sono sottoposta a tutto ciò che il mio ge ha ritenuto opportuno, ho sopportato la diagnosi di altre patologie correlate a questa, ho visto morire il mio matrimonio, ma ce l'ho fatta. Oggi sono in remissione, Gerax, e ti assicuro che da quel tunnel se ne esce e più forti di prima. Parla con lei, magari, falle leggere le nostre storie. Tanti di noi hanno percorsi profondamente dolorosi e tortuosi ma, alla fine, vivono come tutte le persone normali. La nostra strada è un pò più in salita ma possiamo farcela.
Noi siamo qui. Un abbraccio a te e alla tua fidanzata.
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yuna
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