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Vecchio 13-05-12, 11:52   #13
Liv
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il discorso è molto interessante.
Trovo ovvio che, se miglioriamo lo stile di vita, migliora anche il nostro benessere e può, sottolineo il può, migliorare la nostra sintomatologia. Una dieta ben bilanciata, che non comprende alimenti confezionati ed industriali, non può che fare bene, a chiunque. Io stessa ho drasticalmente cambiato stile di vita (abbandonando un lavoro che mi piaceva, ma che mi succhiava via le forze vitali) e cambiato dieta. (Ma io sono risultata essere intollerante ad una miriade di cose, quindi c'era un problema diverso dalla rcu). Grazie a questi due cambiamenti ora sto decisamente meglio, ma non mi sognerei mai di lasciare la mesalazina.

Ora tengo a precisare che le mici non sono patologie che dipendono dagli alimenti ingeriti, ma sono malattie autoimmunitarie. Per cui, se per risolvere un problema bisogna agire nei confronti della causa, mi pare ovvio che la soluzione non può stare nella sola dieta.
Capisco, al limite, il desiderio di non voler prendere quei farmaci che portano pesanti effetti collaterali, ma la mesalazina non ne ha (a meno di essere allergici), viene assorbita dal nostro organismo in minima parte, metabolizzata in pochissimi passaggi dal fegato ed eliminata facilmente dai reni, la stragrande parte della mesalazina resta nell'intestino per agire solo li. Per questo motivo non vedo il motivo di sospenderla.

Terzo punto importantissimo è la comunicazione medico-paziente. Come fa un medico a curarci, se facciamo i pasticci di testa nostra?? Se avete dubbi sull'alimentazione, parlategliene e fatevi consigliare un bravo nutrizionista che lui conosce e con cui può magari collaborare. Se scoprite cose nuove, parlatene con il vostro ge, il mio è caduto dalle nuvole quando gli ho detto dei problemi che mi creavano i pomodori (ad esempio), ed ha ammesso che ora consiglia agli altri malati di provare a mangiarne di meno. I medici insomma, possono anche imparare da noi!

Concludendo, ben vengano quei cambiamenti che ci portano ad un migliore benessere, ma con patologie così delicate, sconsiglio vivamente di fare di testa propria, sia perchè si rischiano le carenze alimentari (avendo l'intestino infiammato, non tutto viene assorbito normalmente), sia perchè le ricadute colpiscono all'improvviso e senza avvertimenti, per cui è importante avere sempre una copertura di base da parte dei farmaci.
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Livia
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