Caro Andrea,
hai proprio ragione, in effetti guardiamo sempre il lato predominante dello stato che ci ha procurato o ci procura la malattia senza pensare magari agli effetti (se ci sono stati) positivi che essa in qualche modo ha determinato nella nostra vita.
Riflettendoci questa mia condizione ha sicuramente portato nella mia vita qualcosa di positivo.
Nel momento di sconforto quando mi sono reso conto di essere malato, qualcosa in me (inconsapevolmente) si è acceso, ho acquistato una nuova forza nell'animo, qualcosa che certamente prima non era venuta fuori. Uno spirito di sopportazione, un senso di consapevolezza forte della vita, la voglia di vivere giorno dopo giorno, soprattutto giorno per giorno.
Un'altra cosa positiva è l'aver incontrato una persona malata come me, della quale mi sono perdutamente innamorato con la quale ho condiviso momenti indimenticabili d'amore, passione e di vita soprattutto. Anche se è terminata per varie motivazioni, in quel momento ho capito che, anche se nell'ambito fisico il periodo non era "roseo" dall'altra stavo vivendo il momento più bello e magico della mia vita.
Insomma se non fossi stato malato tutto questo non sarebbe successo quindi ho avuto quasi la sensazione di essere quasi stato "fortunato"..
E se questa non è una cosa bella che mi ha dato la rcu non saprei proprio riconoscere gli attimi inconfutabili di felicità.
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