Riporto da internet:
Adalimumab è il terzo (in ordine di tempo) anti-TNFalfa entrato in commercio. E’ un anticorpo monoclonale ricombinante umano al 100%, somministrabile per via sottocutanea ogni 15 giorni.
In commercio sono disponibili altri due anti-TNFalfa, etanercept e infliximab e tutti e tre, insieme all’anakinra, anti-interleuchina 1, vanno ad aggiungersi agli altri DMARDs (Disease Modifyin Anti-Rheumatic Drugs, farmaci in grado di modificare il decorso della malattia) e costituiscono certamente un avanzamento innovativo nel trattamento di questa malattia. (Si parla di artrite reumatoide - Aldo29).
I tre anti-TNFalfa disponibili hanno esattamente lo stesso meccanismo d’azione: essi sono in grado di inibire il fattore di necrosi tumorale alfa (TNFalfa), una citochina pro-infiammatoria, che svolge un ruolo importante nei processi flogistici cronici della sinovia e nella distruzione della cartilagine articolare nei pazienti affetti da artrite reumatoide (AR).
Adalimumab si differenzia da etanercept e infliximab per la struttura (completamente "umana" nel caso dell’adalimumab) e la farmacocinetica (etanercept e infliximab vengono somministrati, rispettivamente, sottocute 2 volte la settimana e per infusione venosa ogni 8 settimane).
Non è quindi una novità ma una evoluzione delle precedenti molecole; fa comunque ben sperare per una sempre più attiva e positiva azione contro certe malattie.
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