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Vecchio 12-03-13, 12:07   #1
claudiè
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Predefinito Il calcio: la diatriba tra il latte e i vegetali.

Da molti anni (oserei dire centinaia) si sa che il calcio è la fonte principale di nutrimento per le ossa e alle volte si dimentica che questo minerale è fondamentale per il nostro organismo in tantissime altre funzioni biologiche, tra i quali la contrazione muscolare e l'attività metabolica della cellula in senso stretto.

Spesso le credenze popolari (in special modo quelle che provengono dai tempi dei nostri nonni) hanno puntato l'attenzione sulla fondamentale presenza, nelle nostre personali diete, del latte e suoi derivati come principale fonte del numero 20 nella tavola periodica, ossia il calcio.
A quanto pare però, attraverso numerosi studi condotti da illustri università italiane e straniere, il latte vaccino sarebbe sì una buona fonte di calcio ma contiene le proteine animali che, per essere smaltite dai nostri fegati, hanno bisogno proprio di quest'ultimo.

In sostanza esiste un "bilancio del calcio" che va osservato: bisogna assumere parecchio calcio con la dieta in modo tale che la quantità quello perso dall'organismo (attraverso le urine, il sudore e le feci) non sia tale da far tendere al negativo questo bilancio.

Citazione:
I casi di osteoporosi sarebbero molto più numerosi in quelle popolazioni che assumono elevate quantità di calcio tramite i latticini, proprio a causa del fenomeno sopraindicato, come dimostrato dal più ampio studio sull’argomento, pubblicato nel 1983 tra le pagine dell’American Journal of Clinical Nutrition. Fortunatamente, latte e latticini non sono le uniche fonti dalle quali attingere il calcio. Esistono infatti diversi alimenti di origine vegetale ricchi di tale minerale, a cui soprattutto coloro che hanno deciso di escludere dalla propria alimentazione i prodotti caseari, o di ridurne l’assunzione, dovrebbero fare riferimento. Secondo quanto indicato dalla Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana, l’apporto quotidiano di calcio per individui adulti dai 19 ai 50 anni è solitamente stimato attorno ai 1000 mg al giorno, che diventano 1200 mg dai 51 anni in poi.
Valide alternative vegetali (adatte a noi) per una corretta assunzione di calcio sono:
Citazione:
1) Semi di lino: presentano un elevato contenuto sia di calcio che di acidi grassi essenziali omega-3. Per quanto concerne il calcio, una porzione da 100 gr di semi di lino ne contiene 256 mg. Per quanto riguarda gli omega-3, essi ne contengono 17 gr ogni 100gr. I semi di lino possono essere consumati crudi, precedentemente tritati, o una volta germogliati.

2) Semi di sesamo: Una porzione da 100 gr di semi di sesamo crudi contiene infatti 1000 mg di calcio. La crema di sesamo o burro di sesamo, denominata anche Thain, può contenere fino a 400 mg di calcio per ogni porzione da 100 grammi.

3) La melassa: è un liquido che si ricava durante il processo di lavorazione dello zucchero estratto dalla canna o dalla barbabietola. Dalla prima lavorazione si ottiene melassa chiara, dalla seconda melassa scura. Quest’ultima presenta un contenuto di calcio elevatissimo: fino a 172 mg per cucchiaio.

4) La quinoa: è una pianta erbacea di origine andina particolarmente ricca di calcio. Una porzione da 100 gr di chicchi di quinoa cotta può contenere tra i 60 e i 100 mg di calcio. La quinoa inoltre presenta un contenuto elevato di potassio, zinco e proteine.

5) Semi di chia: è una pianta erbacea di origine andina particolarmente ricca di calcio. Una porzione da 100 gr di chicchi di quinoa cotta può contenere tra i 60 e i 100 mg di calcio. La quinoa inoltre presenta un contenuto elevato di potassio, zinco e proteine.
Fonte: www.greenme.it
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Claudia
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