Visualizza messaggio singolo
Vecchio 10-01-13, 22:19   #7
lety1679
Reporter
 
L'avatar di lety1679
 
Data registrazione: 22-07-08
Località: Chiaravalle(AN)
Messaggi: 1.137
Predefinito

Io credo che la mancata accettazione della nostra malattia da parte di chi ci sta vicino sia in realtà motivata dalla paura. A volte noi riusciamo a farci forza e ad andare avanti, vinciamo i nostri timori e impariamo a convivere con questa patologia, ma i nostri cari (non solo i genitori: anche i partner oppure gli amici) non riescono a fare il nostro stesso percorso interiore.
Il dolore spaventa, è inutile negarlo. C'è chi reagisce ricoprendo di attenzioni, persino ansie, la persona malata e chi invece non riesce ad affrontare la realtà.

Non so quanto possa servire scontarsi, rivendicare il proprio stato di malato "vero" e non immaginario. Anche se è molto difficile, secondo me l'unica maniera per aiutare un genitore o chi altro ad accettare la malattia è parlarne con calma, cercare di approfondire certi aspetti della patologia, sia quelli più negativi ma anche il fatto che si può imparare a conviverci, spiegare come ci si sente... Insomma, fargliela conoscere, renderlo partecipe e non chiudersi in un guscio dove l'altro sta fuori e si sente escluso.
Lo so, tutto questo non lenisce le ferite che ci provocano certe "uscite" poco felici come quelle che racconta Chiara, ma è un tentativo e secondo me vale la pena provarci.
__________________
Lety
lety1679 non è connesso   Rispondi citando