Invalidità e ingiustizie per il lavoro
 

Buonasera, sono invalida al 46% per la mia rcu ed iscritta nelle categorie protette secondo la legge 68/99. La provincia dovrebbe aiutare persone come noi a trovare lavoro ma, nel mio caso, ha fatto ben poco.

Oltretutto, essendo inoccupata e non disoccupata, non ho agevolazioni nel pagamento degli esami che sono costretta a fare periodicamente per via della malattia. Ora ci sono i miei genitori che possono pagarli, ma mi chiedo come farò in futuro, sperando naturalmente di trovare quanto prima un lavoro.

Purtroppo ho notato che quando sentono invalidità nei colloqui, ti trattano come un' handicappata nel senso negativo del termine.
Una volta mi è stato anche detto: non ti posso far fare un lavoro rilevante. Scusate ma non lo ritengo giusto, anche perché non siamo persone con facoltà intellettive inferiori a quelle di altre persone. Qualcuno di voi ha esperienze simili alle mie? Qual è il vostro pensiero?

Considerato il periodo di crisi economica che sta attraversando il nostro paese non farei troppo affidamento sulle agevolazioni derivanti dalla legge 68/99.

Trovare lavoro è già difficile per le persone "sane".
Dichiarare la tua invalidità, peraltro assai modesta, mi sembra più controproducente che utile.

Non contare sulla solidarietà e sulla comprensione del tuo prossimo, specialmente se stai cercando lavoro.