Vivere con la speranza che si trovi una cura
 

Da quando mi sono ammalata vivo nella speranza che un giorno si possa trovare una cura per le nostre patologie. Ingenuamente, ancora oggi, mi chiedo come sia possibile che alla medicina sfuggano le cause di una malattia che è in circolazione da un bel pò di tempo e che in Italia colpisce più di 100.000 persone. Ma effettivamente si fa ricerca in questo ambito? Mi sono sempre chiesta se si, dove e se i risultati delle ricerche vengano pubblicati su qualche rivista medica. Qualcuno di voi sa dirmi qualcosa in proposito?
Grazie
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Lorenza

Alla medicina sfuggono non poche cose, oltre alle nostre, comunque la ricerca è sempre in movimento, all'estero però molto più che in Italia.

La diffusione delle nostre patologie in America del nord ha avuto un picco verso gli anni sessanta, poi in Nord Europa l'incidenza di casi è aumentata verso gli anni '70 e '80 per poi stabilizzarsi; nel Sud Europa invece la diffusione delle casistiche è aumentata verso gli anni '90 e sta crescendo ancora oggi.

Non conosco riviste mediche che ne parlino però so che in Francia la ricerca è molto avanti.

La risposta è si, si fa ricerca in questo ambito; dobbiamo essere fiduciosi, prima o poi arriverà la cura.

Anche io credo che prima o poi qualcosa di nuovo salti fuori.
Sò che ci sono ricercatori che studiano,soprattutto su noi pazienti, ogni giorno. Sò che sono animati da un forte senso di responsabilità.
Credo che noi stessi siamo "ricercatori" ogni giorno. Siamo noi che proviamo le terapie, sentiamo su noi stessi i risultati. E prima o poi saremo chiamati a provare la nuova definitiva cura. Ci credo.

Si la medicina fa passi da gigante per fortuna. La ricerca è in continua evoluzione. E sinceramente anche io vorrei che trovassero una cura per la nostra "disturbatrice" (o "disturbatore"). Anche se penso di più a malattie ancora più gravi come i tumori e altre per cui vorrei trovassero finalmente una soluzione.

Non voglio vivere nella speranza ma nell'azione, voglio vivere ora, con la serenità che potrebbe anche svelarsi la bella sorpresa di una cura, prima o poi.

E voglio pensare anche che molti pazienti siano anche scienziati competenti, e come tali supportino i medici nell'analisi e nella ricerca, con metodo scientifico.
Azione, per sopravvivere.

Nella sezione Links ho messo giusto ieri un articolo interessante in merito.