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Sarahsguts 04-09-20 11:22

Connessione tra MICI e disturbi psicologici
 
Ciao a tutti,

Ho iniziato a interessarmi di questa correlazione quando anni fa mi è stato regalato il libro "L'intestino felice" di Giulia Enders. L'autrice insiste molto sulla tesi dell'intestino come secondo cervello e all'inizio del libro racconta un aneddoto, che mi è rimasto molto impresso, riguardante un ragazzo suo conoscente che l'autrice aveva intuito avesse problemi intestinali, e che tempo dopo si è tolto la vita a causa di una brutta depressione.
Ora, questo è chiaramente un caso estremo, ma leggendo diversi articoli, ho capito che ci sono molte evidenze scientifiche che mettono in connessione le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (MICI o IBD) a disturbi quali ansia, depressione e altri. Cosa ne pensate? Vi ci ritrovate o avete delle testimonianze da portare?
Io personalmente ho notato che, nonostante caratterialmente sia un tipo molto forte, energico e che tende a vedere il bicchiere mezzo pieno anche nelle situazioni peggiori, con il progredire della malattia mi capita di avere dei momenti molto bui e dei pensieri negativi senza motivo apparente. O giornate in cui sono completamente senza energia e tristissima.
Mi piacerebbe confrontarmi con voi su questo argomento.
Grazie a chi risponderà.

giorgia29 28-04-21 15:30

Ciao Sarahsguts.
Ho letto il tuo post e credo che questa connessione tra cervello e intestino sia molto forte e, dove apparentemente non accusa una, risponde l'altra.
La cronicità della malattia e il dover affrontare ogni giorno i sintomi più o meno invalidanti, con anche ripetute ospedalizzazioni e interventi, inevitabilmente portano una persona a stati d'ansia e depressione.
L'incertezza e il non sapere cosa ti aspetterà o la paura di riacutizzazione, giocano brutti scherzi alla psiche e il malassorbimento degli alimenti influisce molto sulle energie.
Viceversa se penso a un periodo di forte stress emotivo, la maggior parte delle persone affette da IBD si riacutizzano o hanno problemi a gestire i sintomi.

Per esempio, io credo fortemente che il mio MDC sia insorto proprio nel momento in cui ho avuto maggior stress nella mia vita e ho richiesto tanta lucidità alla mia testa quando era quasi legittimo perderla.
Si è ammalato mio padre di tumore e io e una delle mie sorelle lo abbiamo accompagnato e accudito dalla diagnosi del 2017 fino al suo ultimo respiro a Gennaio di quest'anno.
Ho chiesto tanto alla mia testa e al mio fisico e probabilmente ho esternato la mia ansia e depressione tramite l'intestino.

Hai scritto un bellissimo post di riflessione, spero tanto che ci sia qualcun'altro che possa portare un contributo.

Luisa76 04-05-21 14:31

Io credo che quando quando si sta male per troppo tempo , indipendentemente da dove sia localizzato il dolore, senza riuscire a vedere la luce infondo al tunnel, è normale sentirsi depresso o ansioso.
Capitava anche a me. Poi, grazie alla terapia biologica iniziata nel 2017, la mia vita è cambiata totalmente. Non sono guarita certo, ma la mia remissione dura ormai da 4 anni e mi sono praticamente dimenticata della mia RCU (a parte quando devo prendere il farmaco).
Adesso non vivo più quei sentimenti di ansia e depressione, sono serena e questo perchè fisicamente sto bene e posso condurre uno stile di vita "normale", mangio di tutto un pò senza eccessi, faccio sport, posso andare in giro senza l'ansia di un bagno, insomma non rinuncio a nulla.

annac 04-05-21 15:52

Anche io ho accompagnato la mia mamma che se ne è andata a novant'anni, ed è stata fortunata lei e io ad averla così a lungo. ma l'ultimo anno è stato terribile. ha improvvisamente perso la testa, si è allettata, voleva andare a scuola e accudire me bambina, urlava tutta la notte nonostante farmaci e sonniferi. un cambiamento improvviso, con la sua bella testa che ha smesso di esserci. nel frattempo mio marito ha smesso la chemioterapia e ha cominciato l'immunoterapia, bene, è migliorato ,ma io tra lui e lei ho passato due anni devastanti. devo ringraziare Dio che anno scorso ho cominciato a usare il biologico, che mi ha protetto da questo tsunami. ma mi è venuta la fibrillazione atriale, con due ricoveri al pronto soccorso. e dell'intestino mi sono dimenticata. tutta la mia attenzione è rivolta al cuore, e se un giorno vado male in bagno non me ne curo, e poi mi passa. la testa è fondamentale, nel bene e nel male


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