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Visualizza versione completa : Crohn, invalidità e paura licenziamento [...]


xray
01-08-06, 00:00
Anche se ci sono molte tutele l'idea di perdere il lavoro mi spaventa sempre. In quali casi il datore di lavoro può licenziare?

PierPaolo
01-08-06, 07:44
Mi sono permesso di separare questa tua domanda dalla discussione in cui l'avevi posta, per sviluppare meglio questo argomento che può essere di interesse generale.

Francesco_to
01-08-06, 08:09
Visto le leggi esistenti...il datore di lavoro non puo licenziare.... ( almeno per quanto riguarda l'artigianato.... altri settori non saprei) ma puo' fare in modo, rendendoti la vita come un inferno, di far si che tu decida di andare di via di " tua " spontanea volontà....
Con me ci sono riusciti, e devo ringraziaLo, in quanto adesso sto molto meglio e ho una MIA attività ... grazie EX principale

Aldo29
01-08-06, 08:36
L'Italia è uno dei paesi dove i lavoratori dipendenti sono più tutelati. Esistono leggi come lo Statuto dei Lavoratori a cui si puo' sempre far riferimento. Certamente un datore di lavoro non puo' licenziare perchè un dipendente va troppo spesso al gabinetto; puo' rompere (e molto) le scatole, la cosa diventa poi soggettiva. La consulenza di un sindacato in questi casi può essere molto utile.

BUGI
01-08-06, 09:15
Purtroppo penso che la legge, che esiste ed in effetti tutela il lavoratore, sia una cosa ma che la realta' sia ben diversa. Non per niente il mobbing e' sempre piu' un dato di fatto...

PierPaolo
01-08-06, 19:27
Quando stiamo male non sempre abbiamo le energie e la volontà per far valere i nostri diritti.
Non possiamo spendere energie preziose in conflitti e vertenze.

Per il malato cronico la realtà lavorativa può essere anche molto dura.

Il mobbing è una situazione estrema a cui dedicheremo una discussione, visto l'impatto psicologico e anche somatico che può avere su chi la subisce.

patt
23-01-07, 20:05
Tempo fa lavoravo con contratto a tempo determinato. Ho sempre lavorato bene mi hanno rinnovato il contratto 3 volte per 3 mesi consecutivi. L'ultimo mese sono stata male e ho fatto una settimana di mutua, il mese successivo non mi hanno rinnovato il contratto... Successivamente ho avuto un altro lavoro, non ho fatto mutua e sono sempre andata a lavoro anche con dolori fortissimi per paura di perdere il lavoro... non è giusto.. siamo davvero tutelati ? Forse la persona che lavora a tempo indeterminato!

andrea 71
24-01-07, 08:56
E' vero che il datore di lavoro non può licenziare un dipendente nella nostra situazione,però è anche vero che se la ditta dovesse avere probemi noi saremmo i primi (in teoria) ad essere messi in cassa integrazione,mobilità ed in fine licenziamento...e il datore di lavoro sarebbe nel giusto perchè la legge lo permette...

BUGI
24-01-07, 13:39
Il lavoratore a tempo determinato gode degli stessi diritti degli altri solo per il periodo di validita' del contratto lavorativo.

patt
24-01-07, 15:03
Si ma se stai male durante quel periodo anche se lavori bene non ti rinnovano il contratto... e quindi rimani senza lavoro...

PierPaolo
24-01-07, 19:05
Forse, se il malato ha una invalidità civile riconosciuta non inferiore al 74% dovrebbe godere di maggiori tutele.
In generale comunque Noi malati non siamo molto tutelati, anche perchè non siamo ancora riusciti a costituire una Associazione Nazionale, con personalità giuridica che sia portavoce delle nostre problematiche ed esigenze.
Da diversi decenni e salvo rare eccezioni si è fatta solo informazione medico scientifica sulle nostre patologie.

sarah80
13-06-07, 18:22
Io vorrei richiedere l'invalidità ma non so se effettivamente accetteranno la mia domanda. Io ho un contratto a tempo determinato anche se in ufficio sono super carini con me, mi capiscono si preoccupano sempre della mia malattia, io per non far sapere quando sto male o quando devo andare a fare le analisi o la colonscopia prendo sempre i permessi retribuiti e le ferie, ma non c'è la faccio più!
Anche perché mi rendo conto che faccio solo lavoro e ospedale mai un giorno di ferie per stare tranquilla a casa. Vorrei iscrivermi nelle categorie protette così potrò prendere dei giorni di malattia quando sto male senza dovermi sentire addosso il problema del contratto a tempo determinato anche perché con questo tipo di contratto sei sempre spinto a fare sempre di più e di più senza mai fermarti altrimenti rimani fuori.
Secondo voi ci sono qualche possibilità di avere l'invalidità?
Grazie mille.

anny
20-06-07, 23:02
Certo che puoi presentare la domanda di invalidità, io l'ho fatta e mi hanno dato un po' di punteggio proprio perchè abbiamo il crohn. Devi portare tutta la documentazione in tuo possesso, quando verrai chiamata a fare la visita. Pero' io so che per fare parte delle categorie protette deve avere un punteggio che superi il 46% cosi ti puoi iscrivere all'ufficio di collocamento per invalidi. Io non l'ho ottenuto, questo dipende dalla gravita' della malattia. Lavoro con un contratto a tempo indeterminato (ma normale) come impiegata.

Elisabetta 64
06-07-07, 18:28
Io ho presentato la domanda e ho già fatto la visita; non mi hanno concesso l'assegno di invalidità perchè il mio reddito supera il minimo che è stabilito per avere l'assegno. A parte questo, sto aspettando di conoscere la percentuale di invalidità che mi è stata assegnata ma non sapevo che è sufficiente superare il 46% per essere ammessi alle liste speciali di collocamento.....mi [date] altre informazioni in merito?
Io un posto di lavoro a tempo indeterminato ce l'ho ma non è il massimo (problemi con i colleghi e anche con i titolari in quanto nessuno si preoccupa di comprendere il tipo di malattia e di cercare di capire cosa e come vive un malato di Crohn); vorrei riuscire a trovare qualcosa di diverso, magari presso un ente pubblico o simili, per "fuggire" dalla mia realtà e riuscire a lavorare con maggiore serenità interiore.

Joe59
23-07-07, 11:10
Mi hanno riconosciuto l'invalidità con un punteggio del 46%, quanto basta per iscriversi alla lista di collocamento, però per essere iscritto in lista devi risultare disoccupato altrimenti non si può essere iscritti. Questo è quanto mi è stato detto all'ufficio degli invalidi civili, comunque potete chiedere una stampa delle ditte che devono assumere tali iscritti e presentare loro un C.V. Mi muoverò in tal senso intorno a novembre. Io sono un artigiano e per me non ci sono i diritti di chi è dipendente, cioè nei giorni di fermo per la malattia sia a casa che in ospedale, non mi viene riconosciuta nessuna indennità. Devo rinnovare la polizza infortunio e devo dichiarare la mia malattia, e cosi non ho nessuna copertura. Vi garantisco che mi sento un paziente di serie B in confronto a chi è dipendente, in più a fine anno, lo stato mi fa i conti in tasca fregandosene della mia malattia o se questa mi ha tenuto fermo per per giorni o mesi.

spsrsr
20-10-07, 14:09
Salve a tutti sono un nuovo iscritto che purtroppo ha appena appreso di essere affetto dalla malattia di crohn.
Volevo chiedere a coloro che fossero informati se vi è la possibilità di perdere il posto di lavoro, in ambito militare, qualora si intenti una pratica per il riconoscimento di causa di servizio o addirittura se venisse riconsciuta una qualsiasi invalidità civile anche con un punteggio basso.
Grazie a tutti per la collaborazione.

PierPaolo
20-10-07, 15:36
Se ti è stato diagnosticato il Crohn, come minimo hai già una invalidità del 15%. Controlla le tabelle per il calcolo dell'invalidità in questa stessa sezione.

Circa il rischio di perdere il posto di lavoro nelle due eventualità da te prospettate, credo che il rischio ci sia, ma considerata la complessità della materia sarebbe meglio sentire un bravo sindacalista.

Nel Club sono iscritti altri militari che eventualmente interverrano con altre testimonianze ed esperienze.

spsrsr
21-10-07, 14:39
Grazie per la risposta.
Comunque il 15% penso mi vienga riconosciuta solo se presento una domanda per il riconoscimento di invalidità civile.
Ma stando così le cose preferisco il posto piuttosto che l'invalidità giustamente da attribuirmi.

grace
29-10-07, 19:11
Le azienda dai 15 dipendenti in su sono obbligate ad ottemperare alla legge 68/99, sull'inserimento delle categorie protette.
Lavorando nel settore, vi posso dire che le aziende innanzitutto vogliono invalidi che non siano invalidi, nel senso che non ci sia niente di visibile e che la persona non abbia effettivamente problemi.
Ad esempio io sono stata assunta come appartenente alle categorie protette in quanto laureata e praticamente non invalida. Peccato che poi la malattia è degenerata e ogni anno sono in ospedale.
Comunque ho il 46% di invalidità.

Se vuoi accettare un consiglio non licenziarti, perchè le aziende sono pretenziose e dai 30 anni in su è molto difficile cambiare lavoro, a meno che tu sia un profilo veramente alto.