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Visualizza versione completa : Visita per l'invalidità


xray
26-07-06, 13:47
Da circa un mese ho presentato domanda alla USL e sono in attesa di essere convocato.
Ho capito che devo portare la documentazione clinica.
Vorrei sapere se mi fanno una visita medica o solo qualche domanda?
Come devo comportarmi?
Cosa devo dire?
Posso chiedere i permessi della legge 104?

BUGI
26-07-06, 14:05
Quando ho fatto la visita io, ormai diversi anni fa, mi hanno richiesto tutta la documentazione medica compresa quella ospedaliera ed oltre al colloquio mi hanno fatto una visita vera e propria. Per il resto direi che la cosa migliore e' rispondere alle domande dei medici con maggiore chiarezza possibile. Comunque anche dagli interventi fatti sul forum nel passato da altri amici e' emerso che la prassi non e' mai la stessa e molto dipende dalla sensibilita' e dalla competenza di chi effettua il controllo.
Per quanto riguarda la L. 104 non saprei dirti. So che e' possibile richiedere permessi per chi ha parenti che necessitano di assistenza e per malati che effettuano terapie continue (tipo diabetici) ma non saprei se e' possibile estenderli anche ai malati di altro genere anche perche' per questo e' gia' prevista l'assenza per malattia.

Francesco_to
26-07-06, 16:02
Oltre a tutto quello che è già stato detto, sono sicuro che ti faranno questa domanda " E adesso come sta? come si sente?"
In ogni caso, porta tutta la documentazione che hai a partire dal momento in cui ti è stata diagnosticata la malattia, e tutti gli aggravamenti ( se ce ne sono ) che hai avuto, compresi i referti delle varie colonscopie e se ti sono state date, anche le immagini foto della zona malata ( in teoria ti dovrebbero essere state consegnate insieme al referto) Piu' materiale porti, meglio è.
Ciao e in bocca al lupo.

PierPaolo
26-07-06, 16:26
Vorrei sapere se mi fanno una visita medica o solo qualche domanda?
Nel mio caso la commissione ha esaminato la documetazione che ho portato.
Uno dei medici compilava il verbale di cui in seguito ho ricevuto copia.
Anche un altro medico ha scritto qualcosa.
Mi hanno fatto poche e semplici domande sulla mia condizione: da quando ero malato, interventi subiti e problemi attuali.

Come devo comportarmi?
Mentre fai la fila guarda gli altri malati che aspettano il loro turno.
Molti stanno visibilmente male.
Alcuni sono trasportati sulla sedia o in barella.
I medici che ti visiteranno sono abituati a vedere gente che sta veramente male, ma anche persone furbe e fannulloni.
Comportati onestamente.

Cosa devo dire?
Rispondi semplicemente alle loro domande, ma tieni presente che sono dei medici legali e che devono decidere in pochi minuti che percentuale di invalidità devono riconoscerti.
In parte la decisione la prenderanno vedendo la tua documentazione, ma alcune valutazioni potrebbero farle in base a come rispondi o ti presenti.

Posso chiedere i permessi della legge 104?
Prima devi ottenere il riconoscimento di una qualche percentuale di invalidità.
Se poi vuoi tentare la strada della 104 devi affrontare un'altra commissione.
In ogni caso la L. 104 viene riconosciuta a persone che si trovano in una situazione di gravità.
Per essere più precisi:

Tutte le agevolazioni previste dalla legge 104/92 (quindi anche quelle contemplate dall’art.33) sono a favore di disabili cui sia riconosciuto di essere in "stato di gravità" (art.3 della legge 104/92) . Riconoscimento che, si badi, non sempre è direttamente collegato al grado d’invalidità riconosciuto, infatti la legge 104/92 (art. 4) stabilisce che a decretare lo stato di gravità sia la commissione prevista dalla legge 295/90 art.1 (commissione deputata al riconoscimento dell’invalidità civile) , integrata da un operatore sociale e da uno specialista della patologia di cui il disabile è portatore.

L'argomento è molto complesso e merita una discussione a parte.

xray
28-07-06, 09:45
Grazie per le risposte.
In attesa di essere convocato sto cercando di documentarmi il più possibile con delle ricerche in internet però non e facile trovare risposte chiare.
Vorrei sapere come comportarmi col mio datore di lavoro. Devo dirgli che devo fare la visita per l'invalidità?

Francesco_to
28-07-06, 09:49
Uhm..... fossi in te , per adesso non direi niente e aspetterei di vedere il punteggio che ti daranno.....dopodichè agirai di conseguenza.
Posso dirti che quando avevo fatto io la visita ( punteggio 47% ) ero dipendente, e, corretto come sono, avevo informato il mio capo su cosa stessi facendo... beh, da quel momento la mia vita era diventata un incubo.

xray
28-07-06, 13:00
Grazie Francesco mi rendo conto che gli interessi del malato spesso non corrispondono a quelli del datore di lavoro. Seguirò il tuo consiglio.

PierPaolo
28-07-06, 14:12
Francesco ti ha dato un buon consiglio.
Cosa dire al datore di lavoro deve essere valutato con molta attenzione.
Al datore di lavoro si comunica solamente lo stretto indispensabile e dopo attenta valutazione di quelle che possono essere le conseguenze.

xray
30-07-06, 20:09
Secondo voi cosa è peggio per il datore di lavoro.
Un dipendente che comunica di essere invalido o un dipendente che comunica di aver diritto alla Legge 104?

chpaper
30-07-06, 21:03
ciao xray, è molto difficle dare giudizi in questo campo
a caldo ed emotivamente direi di aver diritto alla legge 104.
chpaper

PierPaolo
30-07-06, 22:34
Direi che per il datore di lavoro è peggio il lavoratore che chiede di usufruire dei permessi giornalieri o mensili.
Pertanto prima di parlare di L. 104 col datore di lavoro è bene valutare tanti aspetti. Patronati e sindacati possono essere di grande aiuto per chiarirsi le idee.

Per il datore di lavoro il dipendente "invalido civile" crea meno problemi, anzi per legge deve assumerne un certo numero, godendo di agevolazioni di tipo fiscale. Non sono un esperto in materia.

BUGI
31-07-06, 09:24
Direi che il consiglio di Francesco e' il migliore... ATTENDERE... Prima aspetta l'esito delle domande, sia per l'invalidita' civile che per la L. 104, e poi comunicalo al datore di lavoro.

PierPaolo
31-07-06, 23:02
Io sarei ancora più cauto. Al datore di lavoro si comunica solo dopo essersi ben documentati e perchè si vuole far valere qualche diritto o fruire di qualche agevolazione. Diversamente meglio stare zitti.
Ogni caso dovrebbe essere valutato con attenzione, considerando:
- tipo di contratto di lavoro
- anzianità di servizio
- contributi maturati

Anche il tipo di datore di lavoro è importante.
Con un datore di lavoro privato si dovrà fare molta attenzione, specialmente se ha pochi dipendenti.
Temo che in certi casi ti possano anche licenziare per poi ritrovarti con circa 200 Euro di assegno.

grace
05-11-07, 20:37
Licenziare è impossibile! Siamo in Italia dove per fortuna i lavoratori dipendenti sono tutelati. Sicuramente per un'azienda è più problematico un lavoratore che ha diritto alla legge 104, anzi se ti danno l'invalidità comunicalo: assolutamente non possono licenziarti! Attenzione solo alla mutua: a seconda del contratto ci sono un certo numero di giorni che non si possono superare di malattia consecutiva, altrimenti a discrezione del datore di lavoro, scatta il licenziamento.
Ad esempio per il CCLN Commercio sono previsti 180 giorni, ma basta rientrare un solo giorno al 179 e poi puoi farti altri 180 giorni.

PierPaolo
06-11-07, 00:06
Non bisogna fare confusione trà Invalidità Civile e legge 104.
Anche il comunicare o meno al datore di lavoro, l'eventuale grado di Invalidità Civile che ci è stato riconosciuto è da valutare con molta attenzione. Non sempre è conveniente.

Molti contratti di lavoro prevedono il calcolo del comporto che di fatto impedisce di assentarsi nel modo da te descritto.
Col comporto vengono infatti calcolate le assenze per malattia degli ultimi quattro o cinque anni.

flavia
07-11-07, 19:49
Io l'anno scorso ho ottenuto sia l'invalidità (il 47%) che il riconoscimento della L.104 anche se di questa solo il comma 1 che non prevede il carattere di gravità. Dopodichè mi sono iscritta al collocamento dei disabili (io sono un insegnante precaria per cui ci sono dei periodi che non lavoro) dove ho dovuto fornire certificato di idoneità all'impiego per il quale si è dovuta riunire apposita commissione dell'ASL per giudicarmi idonea . L'invalidità e la 104 devo dire mi sono servite molto nel mio lavoro di insegnante perchè mi hanno permesso di iscrivermi nella lista dei riservisti e di avere una certa priorità nella scelta della sede di insegnamento (chi è insegnante sa di cosa parlo). Non sono d'accordo sul fatto di non dirlo al datore di lavoro perchè ormai per i disabili ci sono tante di quelle leggi che è difficile che vengano pregiudicati anzi, ogni azienda privata o pubblica ha l'obbligo di assumere ogni tot numero di impiegati un disabile e per noi con crohn il max dell'invalidità è del 70%.
La mia visita è stata fatta solo osservando tutto l'incartamento di intervento e ricoveri vari anche perchè fisicamente avrei potuto mostrare solo l'orribile taglio che mi hanno fatto.

paveliana
05-12-11, 15:32
Questa mattina appuntamento per visita, invalidità e 104, fissato per le h. 09,30: arrivo alle 08,30 e meno male, si deve prendere il numero ed aspettare. Inoltre hanno priorità i bambini e le persone in carrozzella. Aspettando, mi riguardo tutta la documentazione preparata. Finalmente è il mio turno: entro, otto persone ad un tavolo, quattro domande in croce: quanto è alta, quanto pesa, ha scariche diarroiche, a che piano abita, c'è l'ascensore, è sposata, suo marito che lavoro svolge, ha figli. Hanno ritirato esclusivamente il certificato redatto dal gastro (tutto il resto non serve) e: può andare, riceverà comunicazione dall'Inps, il tutto in cinque minuti esatti!


agnese

paveliana
19-12-11, 18:45
Questa mattina mi sono arrivati i verbali con i giudizi della commissione medica:
Invalidità civile 67%
legge 104 Portatore di handicap in situazione di gravità (comma 3 art.3)

A cosa mi danno diritto?

agnese

PierPaolo
20-12-11, 00:19
L'invalidità civile al 67% non ti da molti benefici.
Leggi il post Tabella Dei Benefici A Favore Degli Invalidi Civili pubblicato in questa sezione.
La 104 in stato di gravità invece ti consentirà di chiedere: permessi lavorativi retribuiti e di scegliere, ove possibile, la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio e di non essere trasferito senza il suo consenso in altra sede