PDA

Visualizza versione completa : Stress, ansia, preoccupazioni, ...


PierPaolo
21-01-06, 00:13
Spesso nelle nostre discussioni parliamo genericamente di stress, ma sarebbe più corretto distinguere tra stati di tensione, di ansia o di preoccupazione.
Che effetti fisici e mentali ci provocano queste situazioni?

In base all'esperienza personale cerchiamo di descrivere come abbiamo vissuto o come stiamo vivendo, situazioni di tensione, di ansia o di preoccupazione.
Evitiamo di fare il copia-incolla di definizioni già belle e pronte scritte da qualche specialista.
In Crohn Club cercheremo di raccontare il nostro vissuto personale.

Aldo29
21-01-06, 12:15
PierPaolo, c'è un ulteriore livello a mio giudizio, che sia tu che io abbiamo già evidenziato in un topic: l'evento drammatico che genera un forte dolore interiore, una disperazione. Questo è quello che fa esplodere la fase piu' dura e pesante del crohn: l'emorragia.
Ci sono quindi vari livelli di situazione che generano diversi livelli di stress, quasi fossero diverse cariche esplosive all'interno del nostro sistema simpatico che di conseguenza attivano diversi livelli di "cattiveria" del crohn. Il carico di lavoro, la difficoltà di fare un budget, i cattivi rapporti col capo generano un primo stadio di male; la difficoltà economica di non arrivare a fine mese, dover rinunciare all'iscrizione di un proprio figlio a qualcosa di importante genera un secondo livello di male; la rottura di un amore, la perdita del lavoro :arrow: livello 3;
la morte di una persona cara, una grave malattia di persone a noi vicine possono essere il livello piu' alto (livello 4).
E' giusto una mia considerazione a caldo, comunque basata su mie esperienze. A voi le repliche. Ciao

Aldo29
27-01-06, 12:34
Proviamo a capovolgere la situazione e dire come ci si sente quando invece va tutto bene ( :? ...tutto, beh, quasi....).
E' mia esperienza che quando sono in vacanza, lontano dal mondo del lavoro, dalla frenesia dei ritmi della città e del business, dove posso guardare un tramonto in mare mentre preparo un fuoco su cui grigliare due spigole pescate nel pomeriggio, con te le persone amate, STO BENE!
Anche altri hanno affermato che essere concentrati su qualcosa di bello, che sò, sciare, danzare, per me volare, il morbetto sta in letargo.
Anche la musica, quella che io amo, cioè la classica, mi fa star bene.
Sintetizzo tutte queste cose belle sotto il titolo "Quality of life" - qualità della vita. Vogliamoci bene.

Leo
12-03-06, 15:43
La mia Gastroenterologa mi ha detto che... il morbo di Crohn era segnato sul mio codice genetico quando sono nata... e che sarei potuta morire a 100 anni di vecchiaia senza mai stare male...
eventi scatenanti della malattia possono essere forti stress (lutti, traslochi, cambiamenti di lavoro)...e io nel giro degli ultimi due anni ho affrontato tutto questo.
Io credo che il lavoro che facciamo non influenzi il nostro grado di stress... ma è il modo in cui lo affrontiamo.
Credo che la nostra difficoltà, e la ragione che ci porta a somatizzare lo stress, riguardi la nostra incapacità a gestire certe emozioni e stati d'animo.
Io sono una pedagogista e coordino una casa famiglia per ragazzi disabili e non faccio conti, fatta eccezione di una veloce rendicontazione a fine mese!
Ma sono una persona a cui è sempre stato insegnato a non piangere, ad essere forte, a resistere e spesso nella mia vita mi sono accollata la sofferenza degli altri anche se evidentemente non ero in grado di reggerla.. Sono una persona "votata" a mediare i conflitti, per lavoro e per indole... ad accettare alcune situazioni solo perchè è la cosa migliore per non fare soffrire nessuno...
Tendo ad essere molto autoironica e a sdrammatizzare le cose spiacevoli che mi accadono, ma DENTRO soffro e rimugino...
E faccio fatica a separarmi dagli affetti...di qualsiasi natura siano...
Queste , insieme ad altre, sono le condizioni che ci portano a sviluppare una malattia cosiddetta "psicosomatica"
Credo che questo mi abbia portato "fino Crohn"...
E ADESSO,CHE SONO COSTRETTA A FARLO, HO INTENZIONE DI GUARDARMI IN QUEL "DENTRO", per avere una terapia DA me stessa e PER me stessa, per affrontare questa malattia con l'ottica e la consapevolezza giuste...
un grande abbraccio, Leo

BUGI
13-03-06, 14:27
Qui andiamo sul difficile.... Pierpaolo come sempre sei un grande!!!
Per quanto mi riguarda posso dire di essere una persona fondamentalmente tranquilla e pacifica... Alcune volte questo mio atteggiamento ha indotto gli altri (fidanzato compreso) a considerarmi superficiale!!! Cerco solo di non arrabbiarmi e di vedere comunque l'aspetto positivo delle cose... Quando devo affrontare qualche problema cerco di risolverlo limitando i danni ma generalmente non mi riesce.... purtroppo non sono assolutamente una persona con un gran senso pratico e quindi arranco nel mare della burocrazia con un'ansia tremenda. Questo mi porta ad evitare di occuparmi delle cose, quindi di preoccuparmi, quindi a sembrare superficiale!!!! In realta' non e' assolutamente vero perche' ci sono alcune situazioni IMPORTANTI in cui l'angoscia, anche se non si vede perche' cerco di nasconderlo, mi mangia a morsi!!!! :?

stecchita
13-03-06, 14:58
purtroppo, tendo ad accumulare angosce e ansie, non mi sfogo, anzi rimugino a lungo sulle situazioni e dopo sto male.
Non affronto i problemi e le persone subito, per non creare tensioni e incomprensione, ma questo modo mio di agire fa si che mi trasformo in una bomba ad orologeria e poi scoppio, e nei confronti di chi, in quel momento non ha assolutamente a che fare con tutte le mie "paturnie".
fortunatamente non sono ansiosa di natura, e sono una grande ottimista, altrimenti...

Aldo29
13-03-06, 18:47
Ciao Mollina, dovresti essere un po' più Duretta :D
La tua auto-descrizione credo rispecchi la stragrande maggioranza di noi tutti. Maciniamo tutto dentro, ingoiamo, mandiamo giù, sopportiamo e...
ci facciamo del male :cry: Già, il crohn si alimenta proprio di queste paturnie che ci teniamo dentro. Bisogna che poco a poco impariamo a rafforzare il nostro carattere: io l'ho fatto, senza diventare nè burbero nè intrattabile: semplicemente lineare. Dire le cose, parlare, discutere, il più possibile in modo positivo; aiuta gli altri a capirci meglio e aiuta soprattutto noi a rafforzarci dal di dentro. Non ci guarisce dal crohn ma gli mettiamo un piccolo argine. Un bacione

stecchita
13-03-06, 19:11
hai ragione,
con questo non volevo dire che sono così in tutto, diciamo solo nei rapporti personali, al lavoro o cmq negli ambienti e nei contesti fuori dall'ambito della famiglia sono molto chiara e determinata e dico sempre quello che penso, ma con i famigliari sono un po' più chiusa, tendo a tollerare molto e forse non dovrei perchè poi tutto ricade sulla mia testa.
Ad esempio la mia "adorata suocera", quando si ricorda, mi chiede: come va il tuo disturbo? DISTURBO???? Ho provato a spiegarle più volte che non è un "disturbo", ma non capisce o non vuole capire e allora dopo un po' lasci perdere e tieni la rabbia dentro.

mraanna76
13-03-06, 19:27
:wink: dai ci siamo passati tutti....... quasi nessuna delle persone che ti vogliono bene tendono ad accettare che tu abbia un problema.....
E poi si sa che le suocere sono un po' come dire..... :twisted: hehehehehehe
ma tu guarda e passa............................................. .................
Non ti curar di lei (in questo caso)+
Baciiiiiiiiiiiiiii :D

PierPaolo
13-03-06, 20:07
Spesso nelle nostre discussioni parliamo genericamente di stress, ma sarebbe più corretto distinguere tra stati di tensione, di ansia o di preoccupazione.
Che effetti fisici e mentali ci provocano queste situazioni?
Per tornare alla domanda posta all'inizio della discussione circa gli effetti fisici e mentali che tensioni, ansie, preoccupazioni o lutti possono provocare, tento di descrivervi alcune mie esperienze.

- Se devo affrontare un viaggio o una situazione sgradita a cui non posso sfuggire, probabilmente la prima somatizzazione che sviluppo è la perdita dell'appetito.

- Una situazione conflittuale in famiglia o al lavoro può provocarmi delle contrazioni muscolari.

Questi solo alcuni esempi. :roll:

chpaper
13-03-06, 21:17
ciao buona sera
anche per me... l'appetito è la prima cosa che perdo...se sono in una situazione di stress :shock:
piuttosto di alimentarmi essere in forma perdo subito uno o due chili
chissà come mai emotivamente si perde l'appetito qualcuno lo potrebbe spiegare? :)
grazie chp

stecchita
13-03-06, 23:57
io reagisco in modo diverso, non perdo l'appetito, ma anzi si apre una voragine e mangerei qualsiasi cosa, e poi corroooo
forse è un retaggio mentale dovuto ad una adolescenza bulimica.
Invece al lavoro nei momenti maggiore tensione soffro di crampi allo stomaco, fortissimi che tolgono il respiro

ary
14-03-06, 10:46
Buongiorno!!sapete, io sono una ragazza molto sensibile,emotiva,mi prendo tutto a cuore...e appena c'è qualcosa, qualche problemino in vista...il mio caro amico crohn si sveglia dal suo sonno e scalpita nel mio pancino...cerco di stare tranquilla, di dirmi che va tutto bene ed invece ogni volta è piu facile a dirsi che a farsi...anche la mia mamma quando vede che mi agito mi dice :ary stai calma...! ma non è sem :cry: :evil: pre facile....

andrea 71
14-03-06, 11:37
Io invece tendo ad essere calmo,cerco di autoconvincermi,però mi accorgo che inconsciamente sono nervoso,mi tengo tutto dentro e non mi sfogo mai...

Francesco_to
14-03-06, 11:51
... sei quasi come me, :(

Aldo29
20-03-06, 13:25
Spesso nelle nostre discussioni parliamo genericamente di stress, ma sarebbe più corretto distinguere tra stati di tensione, di ansia o di preoccupazione.
Che effetti fisici e mentali ci provocano queste situazioni?
Per tornare alla domanda posta all'inizio della discussione circa gli effetti fisici e mentali che tensioni, ansie, preoccupazioni o lutti possono provocare, tento di descrivervi alcune mie esperienze.

- Se devo affrontare un viaggio o una situazione sgradita a cui non posso sfuggire, probabilmente la prima somatizzazione che sviluppo è la perdita dell'appetito.

- Una situazione conflittuale in famiglia o al lavoro può provocarmi delle contrazioni muscolari.

Questi solo alcuni esempi. :roll:
A me la prima reazione è invece la perdita del sonno, o meglio la difficoltà ad addormentarmi. Poi ho la consapevolezza che sto tirando per la giacca il morbetto, allora mangio poco e controllato (es.bistecca ai ferri o pesce al cartoccio) e cerco di fare training autogeno, e spesso fa bene.

andreal78ss
20-03-06, 21:22
io quando sono stressato vedo tutto nero...in pratica la legge di murphy diventa la mia bibbia.
"qualcosa puo' andar male? succedera' di sicuro!" questa in definitiva la mia filosofia nei giorni NO... poi continuo a rimuginare sopra le cose, difficilemente ne parlo (mannaggia a me) e il tutto si ripercuote di notte, quando invece di dormire ho gli occhi spalancati al soffitto...
...che stress lo stress... :evil:

PierPaolo
20-03-06, 22:36
... poi continuo a rimuginare sopra le cose, difficilemente ne parlo (mannaggia a me)
Probabilmente, Noi malati di crohn tendiamo a non esporre i nostri conflitti, le nostre ansie ecc, .... e questo nostro modo di fare alimenta le nostre "infiammazioni".

PierPaolo
20-03-06, 22:39
Sempre a proposito di stress.
Ho trovato casualmente una dichiarazione di una illustre malata di crohn: Anastacia.

“...il segreto sta nel saper gestire lo stress , affrontare le avversità della vita con calma e serenità”.

diavolita87
30-03-09, 12:48
Come molti di voi, anch'io non parlo mai delle mie paure, dei miei problemi e delle mie ansie. Se c'é qualcosa che non va, cerco di "farmela passare" o di risolvere tutto da sola.

Per quanto mi riguarda, essendo molto sensibile, mi destabilizza e mi provoca ansia e tensioni, un pò di tutto: in primis la scuola/università (ai tempi), alcuni atteggiamenti dei miei famigliari, un cattivo ambiente di lavoro e l'incertezza del futuro.
Comincio con l'insonnia e la pelle secca, poi passo ad avere due o tre scariche al giorno (formate), successivamente arriva la diarrea e qualche doloretto e, infine, muco e sangue.
Sarebbe bello saper gestire lo stress e le ansie, ma lo trovo ben difficile, dovrei vivere con dei paraocchi e con dei tappi nelle orecchie.

sarettah1988
02-04-09, 18:21
Io penso che ciò che più mi destabilizza sia l'ansia da pre-esami. Per fortuna durante gli esami non ho problemi, ma appena finiscono inizia la tragedia. Casualmente le mie recidive più forti le ho avute proprio appena dopo l'esame di maturità, e appena dopo i miei primi esami all'università il mese scorso.

minstrel boy
03-04-09, 23:33
Io invece ho notato una cosa strana; i fatti realmente gravi (per esempi lutti, malattie di persone care etc) non mi creano fastidi. Lo stresso quotidiano, per esempio al lavoro, invece si.