Nefer
30-04-07, 00:57
Dopo mesi di lettura tra le righe dei vostri messaggi eccomi finalmente dalla parte di chi scrive.
Ho conosciuto il Vostro sito internet quando ho sentito parlare per la prima volta delle malattie infiammatorie croniche intestinali, e l'ho trovato davvero utile, non solo dal punto di vista fisico ma soprattutto psicologico.
Mi chiamo Nadia abito in provincia di Trento e mi è stata diagnosticata la colite ulcerosa nel 2003, all'età di 22 anni quando ho fatto la colonscopia dopo mesi di dolori e paure.
Il primo impatto con la malattia è stato a dir poco traumatico e ancora oggi fatico ad accettare il fatto di avere una malattia cronica. Quando non sono in fase attiva il mio stato di salute è praticamente ottimo e questo mi porta a sperare tutte le volte che la mia malattia si sia dimenticata finalmente di me. Ma come ben sapete naturalmente non è così. Ho iniziato a seguire una terapia solo l'anno scorso, la mia gastro di BZ mi ha prescritto 3 compresse Pentacol giornaliere.
Una volta all'anno mi ritrovo in fase attiva, complice il cambio di stagione, la stanchezza o non so cos'altro.. e i dolori e il sangue non mi lasciano in pace per circa tre-quattro mesi.
Attualmente sono in fase attiva da oltre quattro mesi e voi capirete quanto la cosa mi stia portando il morale sotto terra, anche se sono consapevole del fatto che ci sono casi decisamente più gravi del mio.
Dopo diverse terapie per calmare l'infiammazione attualmente sto assumendo i clisterini di Pentacol, oltre alle solite 3 compresse, ma con dubbi risultati. Ho dovuto sospendere i clipper che su di me hanno avuto un effetto disastroso (dopo due settimane le perdite di sangue sono praticamente raddoppiate, sarò forse intollerante al cortisone??). A volte mi chiedo quanto siano davvero utili i farmaci che sto prendendo, la mia malattia va e viene esattamente come prima, quando non assumevo nessun trattamento.
La dottoressa dice che con i clisterini dovrei risolvere velocemente i miei problemi, visto che il mio è un caso di colite ulcerosa limitata solo a retto e sigma, ma non mi pare di vedere dei benefici rapidi nel corso del trattamento anzi. Lei sostiene che non serve seguire delle diete particolari perchè la malattia non è per niente legata ad un discorso alimentare. Leggendo il vostro forum per fortuna ho trovato molte conferme e molte cose che forse solo un malato conosce e comprende. Quando uno sta più male del solito perchè mangia determinati cibi forse si rende conto da solo senza il medico che alcune cose è meglio evitarle.
Mi scuso per la lunghezza del mio primo messaggio, ma è difficile riassumere qualcosa che si ha dentro da tempo, ed è altrettanto difficile trovare qualcuno che ti sa capire in prima persona.
Grazie in anticipo, un abbraccio a tutti.
Ho conosciuto il Vostro sito internet quando ho sentito parlare per la prima volta delle malattie infiammatorie croniche intestinali, e l'ho trovato davvero utile, non solo dal punto di vista fisico ma soprattutto psicologico.
Mi chiamo Nadia abito in provincia di Trento e mi è stata diagnosticata la colite ulcerosa nel 2003, all'età di 22 anni quando ho fatto la colonscopia dopo mesi di dolori e paure.
Il primo impatto con la malattia è stato a dir poco traumatico e ancora oggi fatico ad accettare il fatto di avere una malattia cronica. Quando non sono in fase attiva il mio stato di salute è praticamente ottimo e questo mi porta a sperare tutte le volte che la mia malattia si sia dimenticata finalmente di me. Ma come ben sapete naturalmente non è così. Ho iniziato a seguire una terapia solo l'anno scorso, la mia gastro di BZ mi ha prescritto 3 compresse Pentacol giornaliere.
Una volta all'anno mi ritrovo in fase attiva, complice il cambio di stagione, la stanchezza o non so cos'altro.. e i dolori e il sangue non mi lasciano in pace per circa tre-quattro mesi.
Attualmente sono in fase attiva da oltre quattro mesi e voi capirete quanto la cosa mi stia portando il morale sotto terra, anche se sono consapevole del fatto che ci sono casi decisamente più gravi del mio.
Dopo diverse terapie per calmare l'infiammazione attualmente sto assumendo i clisterini di Pentacol, oltre alle solite 3 compresse, ma con dubbi risultati. Ho dovuto sospendere i clipper che su di me hanno avuto un effetto disastroso (dopo due settimane le perdite di sangue sono praticamente raddoppiate, sarò forse intollerante al cortisone??). A volte mi chiedo quanto siano davvero utili i farmaci che sto prendendo, la mia malattia va e viene esattamente come prima, quando non assumevo nessun trattamento.
La dottoressa dice che con i clisterini dovrei risolvere velocemente i miei problemi, visto che il mio è un caso di colite ulcerosa limitata solo a retto e sigma, ma non mi pare di vedere dei benefici rapidi nel corso del trattamento anzi. Lei sostiene che non serve seguire delle diete particolari perchè la malattia non è per niente legata ad un discorso alimentare. Leggendo il vostro forum per fortuna ho trovato molte conferme e molte cose che forse solo un malato conosce e comprende. Quando uno sta più male del solito perchè mangia determinati cibi forse si rende conto da solo senza il medico che alcune cose è meglio evitarle.
Mi scuso per la lunghezza del mio primo messaggio, ma è difficile riassumere qualcosa che si ha dentro da tempo, ed è altrettanto difficile trovare qualcuno che ti sa capire in prima persona.
Grazie in anticipo, un abbraccio a tutti.