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Vale_89
12-05-14, 20:31
Ciao,
Mi chiamo Valentina, ho 24 anni e da circa 1mese mi è stato diagnosticato il Morbo di Crohn.
L'anno scorso più o meno di questo periodo ho passato un paio di mesi d'inferno, non facevo altro che vomitare, avevo lo stomaco gonfio indipendentemente da ciò che mangiavo. Pensavo fosse dovuto alla gastrite che mi porto avanti da 6 anni. Per scrupolo mi viene consigliato dal mio medico di base di fare delle prove allergiche alle quali risulto negativa. Nel frattempo sto meglio e passo qualche mese piuttosto tranquillo.
Alla fine di settembre ricomincia il calvario solo che questa volta il gonfiore e il vomito sono accompagnati da continue scariche di diarrea e dolori lancinanti che dall'intestino arrivano fin sotto le costole. Mi viene prescritta una eco alla colecisti. Ma un martedì sera non reggendomi più in piedi e avendo la febbre a 39 vado al pronto soccorso dove, dopo avermi trattato come una scema perché la febbre è scesa, mi internano per una sospetta appendicite. Il primo ecografista dice che non c'è nulla di strano, e io sono sempre più frustrata.
La mattina seguente vengo visitata nuovamente da un'altro ecografista che si accorge immediatamente che c'è qualcosa che non va all'intestino ma il chirurgo dice che è solo appendicite e che in serata verrò operata.
Peccato che quando mi operano la mia appendice sta benissimo ma l'intestino è gonfio e arrossato.
Il mio medico di base comincia a parlarmi del Morbo di Crohn, mi spiega di cosa si tratta e mi accorgo che i sintomi tipici li ho avuti tutti, tutto combacia e forse con una colonscopia forse avremo avuto risposte.
Faccio, dopo mesi di attesa, la famigerata colonscopia senza sedazione. Dopo 35 giorni esatti arrivano i risultati, non sono chiari e il mio gastroenterologo decide di farmi lui stesso, in via del tutto eccezionale, la colonscopia.
Finalmente dopo un anno di dolori ed incertezze ciò che ho ha un nome: Morbo di Crohn.
In questo mese mi sono abituata a regolare la mia dieta, a controllare il dolore e soprattutto inizio a imparare a conviverci anche se non è facile a partire dal lavoro che faccio (sono una commessa) per finire col fatto che sono una persona che tende a somatizzare lo stress cosa che, a quanto mi hanno detto, è estremamente deleterea per chi soffre di questa patologia.
Mi ritengo comunque fortunata perché so che a volte ci vogliono anni per riuscire ad avere una diagnosi.
Spero grazie a voi di trovare buoni consigli.
Un abbraccio enorme.
Vale

Mauro80
13-05-14, 00:04
Ciao Valentina, mi dispiace leggere di tutto quello che hai dovuto passare per scoprire cosa fosse a farti soffrire. Ciò che conta è che adesso tu sappia cos'hai, e quindi puoi anche sapere come curarti. Ti auguro di trovare risposte utili nel forum e tanta salute e felicità nella vita.