Filippo. 62
13-04-14, 16:11
La partecipazione a questo forum da parte mia è perché mi sento il dovere morale di raccontare la mia storia, di totale guarigione di una rettocolite ulcerosa che ha dell'incredibile. Premesso che io non ho nessun interesse di qualsiasi genere e nemmeno voglio dare consigli o suggerimenti giusti o sbagliati a chiunque sia.
Nel mese di novembre del 2008 all'età di 46 anni, incominciai ad avere delle emorregia dal retto che in primo periodo erano saltuarie e man mano divennero sempre più frequenti arrivando a decine di scariche giornaliere, con tanto fastidio e tanto imbarazzo.
Il 21 nov 2008 mi sottopongo ad una visita specialistica e relativo esame di colon scopia con il referto di ''rettocolite ulcerosa in fase attiva''
Lo specialista mi prescrive la seguente cura:
Asacol 2gr schiuma una applicazione la sera x 30 giorni.
Non ottengo risultati, e a dicembre rifaccio la visita e lo specialista mi prescrive un'altra cura: Topster schiuma x 30 GG e Pentacol 800 x 30gg.
Incomincio ad avere dei risultati positivi, e quindi continuo quella cura fino a quando la cosa sembra normalizzarsi, solo che ogni tanto c'era qualche segnale di ripresa del fenomeno
Nel frattempo documentantomi circa la dieta opportuna evitavo di mangiare i cibi acidi e fra questi arance e limoni che io ne consumavo tantissimi così come latte e latticini e verdure.
Però a distanza di un anno preciso si ripresentò lo stesso identico problema con tante scariche e tanto sangue nelle feci. Un po me la sono presa con le arance di cui vado ghiotto ma ne avevo mangiate alcune ogni tanto.
A questo punto decido di fare di testa mia, e poiché nella tradizione contadina tramandata da generazione a generazione di cui le mie ordini fanno parte, ho pensato quali erano le cose che venivano usate quando c' era una emorragia o una ferita, visto che nel mio caso di questo si trattava. Mi sono ricordato che da bambino quando mi sanguinavano le gengive o dopo la caduta di un dente mia mamma mi faceva fare gli sciaqui con il vino 'naturale al 100x100" e si notava immediatamente come il sangue si ragrumava. E quindi ho incominciato a fare dei clisteri col vino. Notavo un immediato rallentamento nella fase acuta però il problema dopo un po ricominciava.
Dopo ho pensato due cose: una che al retto c'erano ovviamente delle ulcere, ma c'erano pultroppo anche le feci, che a contatto con le ferite non andava per niente bene e per poter cicatrizzare prima di tutto doveva essere pulita.
Due: che potevo provare a usare il gel della foglia del 'fico d'India' che anch'esso da noi in Sicilia è tanto conosciuto per il suo potere altamente cicatrizzante.
Allora ho incominciato a fare all'inizio per tre volte al giorno dei lavaggi con il clistere con acqua a temperatura ambiente che avevo precedentemente messo a bollire per sterilizzarla.
Dopo svariati lavaggi quando mi accorgevo che l'acqua usciva pulita allora facevo il clistere con il gel della 'pala del fico d'India' reso semiliquido poichè lo frullavo con il pinner, dopo mi mettevo a letto per far si che il gel potesse arrivare fino a dove c'era il probema, per qualche minuto mi mettevo anche a testa in giù e piedi in su'.
Incredibilmente io notai subito dei miglioramenti evidenti e ogni giorno che passava facendo sempre queste applicazioni andava sempre meglio. Dopo due mesi circa mi sono guarito.
Da allora in poi non ho avuto più nessun sintomo assolutamente e ad oggi sono passati cinque anni, precisando pure che sono ritornato a mangiare di tutto anche agrumi.
In conclusione io penso che quella battaglia l'ho vinta anche se adesso ne ho un'altra che è quella del diabete.
Un in bocca al lupo a tutti voi con affetto Filippo.
Nel mese di novembre del 2008 all'età di 46 anni, incominciai ad avere delle emorregia dal retto che in primo periodo erano saltuarie e man mano divennero sempre più frequenti arrivando a decine di scariche giornaliere, con tanto fastidio e tanto imbarazzo.
Il 21 nov 2008 mi sottopongo ad una visita specialistica e relativo esame di colon scopia con il referto di ''rettocolite ulcerosa in fase attiva''
Lo specialista mi prescrive la seguente cura:
Asacol 2gr schiuma una applicazione la sera x 30 giorni.
Non ottengo risultati, e a dicembre rifaccio la visita e lo specialista mi prescrive un'altra cura: Topster schiuma x 30 GG e Pentacol 800 x 30gg.
Incomincio ad avere dei risultati positivi, e quindi continuo quella cura fino a quando la cosa sembra normalizzarsi, solo che ogni tanto c'era qualche segnale di ripresa del fenomeno
Nel frattempo documentantomi circa la dieta opportuna evitavo di mangiare i cibi acidi e fra questi arance e limoni che io ne consumavo tantissimi così come latte e latticini e verdure.
Però a distanza di un anno preciso si ripresentò lo stesso identico problema con tante scariche e tanto sangue nelle feci. Un po me la sono presa con le arance di cui vado ghiotto ma ne avevo mangiate alcune ogni tanto.
A questo punto decido di fare di testa mia, e poiché nella tradizione contadina tramandata da generazione a generazione di cui le mie ordini fanno parte, ho pensato quali erano le cose che venivano usate quando c' era una emorragia o una ferita, visto che nel mio caso di questo si trattava. Mi sono ricordato che da bambino quando mi sanguinavano le gengive o dopo la caduta di un dente mia mamma mi faceva fare gli sciaqui con il vino 'naturale al 100x100" e si notava immediatamente come il sangue si ragrumava. E quindi ho incominciato a fare dei clisteri col vino. Notavo un immediato rallentamento nella fase acuta però il problema dopo un po ricominciava.
Dopo ho pensato due cose: una che al retto c'erano ovviamente delle ulcere, ma c'erano pultroppo anche le feci, che a contatto con le ferite non andava per niente bene e per poter cicatrizzare prima di tutto doveva essere pulita.
Due: che potevo provare a usare il gel della foglia del 'fico d'India' che anch'esso da noi in Sicilia è tanto conosciuto per il suo potere altamente cicatrizzante.
Allora ho incominciato a fare all'inizio per tre volte al giorno dei lavaggi con il clistere con acqua a temperatura ambiente che avevo precedentemente messo a bollire per sterilizzarla.
Dopo svariati lavaggi quando mi accorgevo che l'acqua usciva pulita allora facevo il clistere con il gel della 'pala del fico d'India' reso semiliquido poichè lo frullavo con il pinner, dopo mi mettevo a letto per far si che il gel potesse arrivare fino a dove c'era il probema, per qualche minuto mi mettevo anche a testa in giù e piedi in su'.
Incredibilmente io notai subito dei miglioramenti evidenti e ogni giorno che passava facendo sempre queste applicazioni andava sempre meglio. Dopo due mesi circa mi sono guarito.
Da allora in poi non ho avuto più nessun sintomo assolutamente e ad oggi sono passati cinque anni, precisando pure che sono ritornato a mangiare di tutto anche agrumi.
In conclusione io penso che quella battaglia l'ho vinta anche se adesso ne ho un'altra che è quella del diabete.
Un in bocca al lupo a tutti voi con affetto Filippo.