Runner
10-11-13, 14:08
Salve a tutti, sono Davide e ho 41 anni. Ho iniziato a leggere questo forum da poco e vi chiedo un po' di pazienza per presentare la mia storia.
In mano ho un referto datato 11/10/2013 che riporta scritto gli esami delle mie biopsie che riportano grosso modo queste parole: "Lembi di mucosa del grosso intestino con distorsione ghiandolare, diminuzione micparità e lieve flogosi cronica attiva del chorion, con ascesso criptico". Il referto termina dicendo che il quadro è compatibile con malattia infiammatoria cronica intestinale, tipo morbo di crohn.
In mano ho anche il referto della pancolonscopia che referta invece "Pacolonscopia normale".
Detto questo torno ancora indietro dicendo che è la seconda indagine endoscopica che faccio, la prima risale a cinque anni fa dove l'esito della colonscopia era stato sospetto morbo di crohn e di cui però non ho traccia o ricordo degli esiti delle biopsie, ma poi non avevo proseguito con alcun tipo di cura se non con i farmaci a base di mesalazina che prendevo quasi a bisogno, senza un ciclo prefissato. Ora dopo cinque anni mi sembra che a livello di diagnosi nulla sia peggiorato, e che la sintomatologia sia rimasta la stessa, prurito e più raramente muco. C'è da dire che per colpa o per fortuna della crisi la mia mansione lavorativa è cambiata e si è abbassato il carico di responsabilità e questo probabilmente ha ridotto un fattore di rischio.
Ho letto alcuni post di altre persone malate e letto i loro sintomi, le loro reazioni e quando penso a me e ai miei sintomi non mi sembra quasi di avere il diritto di definirmi malato, poichè sono arrivato a fare le indagini perché ho forte prurito anale e perianale e nei momenti di stress perdite di muco. Fortunatamente non soffro di dolori addominali, ne di calcoli renali, ne di scariche liquide, ho un alimentazione varia e mangio di tutto, riesco a fare sport quando i miei due figli mi lasciano dormire, anche se quando vado a correre la mattina presto 2/3 volte a settimana alle volte perché vuoi la mattina, vuoi il movimento il mio traguardo è il bagno perché proprio non riesco a contenermi.
La cosa che mi dispiace è di aver perso la possibilità di donare sangue, essendo uno O- avrei potuto donare a tutti e questo per me è un peccato.
Le mie ultime considerazioni sono realtive al perché e al cosa fare.
Ho letto un libro una volta che si chiama malattia e destino, un libro sulla linea new age comperato chissà dove. Nel capitolo riguardante le malattie croniche intestinali c'è la descrizione che ne sono affette le persone che mettono in discussione il loro valore, che si sentono in dovere di dimostrare qualcosa ecc.., in pratica chi non è in pace con se stessi. E' dificile da ammettere ma per me è così, mi ci ritrovo pienamente, forse per la complessa storia personale, forse per carattere o chissà, perché la mia testa non è mai ferma. Spero di non aver annoiato nessuno ma forse per chi può riconoscersi in questo modello c'è la possibilità di migliorare il proprio stato. Io ci sto provando, sto studiando la programmazione neurolinguistica e un po' di tecniche di ipnosi perché se il mio malessere sfocia in una malattia, non devo eliminare la malattia ma il mio malessere.
Sto cercando di ripetermi che non sono malato e che guarirò, forse sono fortunato perché i sintomi e l'infiammazione sono minimi e allora è giocofacile, mi è permesso di pensarla così. Ora prenderò appuntamento con il medico di base e vedremo come fare, forse mi farò consigliare un bravo ipnotista/psicologo.
Grazie dell'attenzione.
In mano ho un referto datato 11/10/2013 che riporta scritto gli esami delle mie biopsie che riportano grosso modo queste parole: "Lembi di mucosa del grosso intestino con distorsione ghiandolare, diminuzione micparità e lieve flogosi cronica attiva del chorion, con ascesso criptico". Il referto termina dicendo che il quadro è compatibile con malattia infiammatoria cronica intestinale, tipo morbo di crohn.
In mano ho anche il referto della pancolonscopia che referta invece "Pacolonscopia normale".
Detto questo torno ancora indietro dicendo che è la seconda indagine endoscopica che faccio, la prima risale a cinque anni fa dove l'esito della colonscopia era stato sospetto morbo di crohn e di cui però non ho traccia o ricordo degli esiti delle biopsie, ma poi non avevo proseguito con alcun tipo di cura se non con i farmaci a base di mesalazina che prendevo quasi a bisogno, senza un ciclo prefissato. Ora dopo cinque anni mi sembra che a livello di diagnosi nulla sia peggiorato, e che la sintomatologia sia rimasta la stessa, prurito e più raramente muco. C'è da dire che per colpa o per fortuna della crisi la mia mansione lavorativa è cambiata e si è abbassato il carico di responsabilità e questo probabilmente ha ridotto un fattore di rischio.
Ho letto alcuni post di altre persone malate e letto i loro sintomi, le loro reazioni e quando penso a me e ai miei sintomi non mi sembra quasi di avere il diritto di definirmi malato, poichè sono arrivato a fare le indagini perché ho forte prurito anale e perianale e nei momenti di stress perdite di muco. Fortunatamente non soffro di dolori addominali, ne di calcoli renali, ne di scariche liquide, ho un alimentazione varia e mangio di tutto, riesco a fare sport quando i miei due figli mi lasciano dormire, anche se quando vado a correre la mattina presto 2/3 volte a settimana alle volte perché vuoi la mattina, vuoi il movimento il mio traguardo è il bagno perché proprio non riesco a contenermi.
La cosa che mi dispiace è di aver perso la possibilità di donare sangue, essendo uno O- avrei potuto donare a tutti e questo per me è un peccato.
Le mie ultime considerazioni sono realtive al perché e al cosa fare.
Ho letto un libro una volta che si chiama malattia e destino, un libro sulla linea new age comperato chissà dove. Nel capitolo riguardante le malattie croniche intestinali c'è la descrizione che ne sono affette le persone che mettono in discussione il loro valore, che si sentono in dovere di dimostrare qualcosa ecc.., in pratica chi non è in pace con se stessi. E' dificile da ammettere ma per me è così, mi ci ritrovo pienamente, forse per la complessa storia personale, forse per carattere o chissà, perché la mia testa non è mai ferma. Spero di non aver annoiato nessuno ma forse per chi può riconoscersi in questo modello c'è la possibilità di migliorare il proprio stato. Io ci sto provando, sto studiando la programmazione neurolinguistica e un po' di tecniche di ipnosi perché se il mio malessere sfocia in una malattia, non devo eliminare la malattia ma il mio malessere.
Sto cercando di ripetermi che non sono malato e che guarirò, forse sono fortunato perché i sintomi e l'infiammazione sono minimi e allora è giocofacile, mi è permesso di pensarla così. Ora prenderò appuntamento con il medico di base e vedremo come fare, forse mi farò consigliare un bravo ipnotista/psicologo.
Grazie dell'attenzione.