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gerardo1992
30-09-13, 19:26
Ciao mi chiamo Gerardo,ho 21 anni e da circa 6 sono affetto da morbo di crohn.
Mi sono iscritto perché purtroppo è difficile parlare dei miei problemi con qualcuno, e se provo a parlarne tutti minimizzano.
Sono arrivato ad un punto tale che adesso soffro di panico e ansia. Questa malattia infatti mi ha rovinato la vita, prima di ammalarmi praticavo ciclismo, che amavo con tutto me stesso e in più lo praticavo con un grosso successo. Il giorno che mi hanno diagnosticato la malattia mi hanno vietato di correre, mi è caduto il mondo addosso! Inoltre ho provato a frequentare l'università ma ho dovuto abbandonare, per i motivi che tutti sanno, ripetute corse ai bagni, tornavo a casa sempre distrutto e non riuscivo a tenere alta l'attenzione per tutta la durata delle lezioni, diversi giorni di assenza.
Ho lavorato qualche mese, durante il periodo di lavoro è come se non vivevo, perché tornavo a casa, mi lavavo, mangiavo e andavo a dormire. Però almeno ero soddisfatto perché mi piaceva fare quel lavoro.
Da un paio di mesi soffro di ansia e panico, penso siano dovuti alla malattia correlata al lavoro, ho provato ad andare a giocare a calcio, per sfogarmi un po, ma non è servito a molto.
Volevo sapere se anche voi provate tutto questo? Se anche voi pensate che la vostra vita sia in parte rovinata?
Spero di trovare delle soluzioni su questo sito!
Ciao a tutti e complimenti per il sito!

yuna79
08-10-13, 16:30
Caro Gerardo, benvenuto nel forum, innanzitutto!
La tua storia colpisce, non perché molto diversa da quella di tanti di noi ma per l'estrema tristezza che stai attraversando. Colpisce perchè sei giovanissimo e già vedi la tua vita compromessa.
Quando si combatte contro qualcosa che possiamo solo cercare di domare ma che sappiamo di non poter sconfiggere è facile cadere preda di rabbia e depressione. Il dolore che provi è normale, così come la frustrazione per aver dovuto cambiare direzione alla tua vita ma questo deve essere un momento, non può essere il tuo stato emotivo.
La malattia si nutre sei nstri stati d'animo negativi, dello stress e delle paure.
Nei pochi anni da quando mi è stata diagnosticata la malattia ho toccato con mano quanto il mio atteggiamento verso la vita e il mio modo di affrontarla influenzassero l'andamento della mia salute.
Dici di soffrire si attacchi di panico, spesso accade che, chi viene colpito da una diagnosi di malattia cronica, sviluppi disturbi d'ansia. L'importante è prenderne atto e curarsi. Dall'ansia si guarisce e non lo dico per sentito dire. Inoltre pare che noi malati intestinali siamo soggetti più ansiosetti della media. E' importante che tu segua con convinzione un percorso che ti aiuti a gestire l'ansia e a ricostruire la percezione di te che si è distrutta con l'arrivo della malattia.
Ascolta Gerardo, il Crohn, come la colite ulcerosa, sono malattie difficili, poco capite a livello sociale e poco conosciute ma non ti possono rovinare la vita.
Alterniamo fasi di acuzie ad altre di remissione completa o quasi, altre malattie ben più gravi questo non ce l'hanno.
Dobbiamo trovare un equilibrio e non mollare.
Ho passato quattro anni in fase attiva molto pesante, ci sono utenti qui che hanno visto anche di peggio. Ma allo stesso tempo ci sono persone che anche dopo il calvario di una colectomia sono tornate all'università a studiare con profitto, altre che hanno realizzato progetti che avevano temporaneamente sospeso a causa della malattia, altre che sono diventate mamme e papà. Nessuno si ferma del tutto per il Crohn. Solo per il tempo necessario a conoscerlo e a capire come, cosa e perché. Il tempo di trovare un nuovo equilibrio e la giusta terapia. Ma per far questo bisogna non abbattersi e avere il coraggio di riprendere il filo della propria vita, affrontare il dolore e passarci attraverso. Non serve continuare a ripetersi che la malattia ci ha rovinato la vita. Non è vero... L'ha resa più complicata, questo si, ma tu hai ancora tutto il talento, la forza e i sogni che avevi prima e solo tu puoi decidere che cosa farne.
So che è dura. Lo sappiamo tutti qui. Ma si esce dal buio, se ti impegni per farcela, succederà.
Ora è importante che ti concentri sulla ripresa fisica e sopratutto mentale. Il resto verrà da se. E vedrai che con un atteggiamento più propositivo anche il morbetto ti darà più tregua.
A 21 anni hai tutto il tempo per riprendere a studiare, trovare un altro lavoro, inventarti un progetto completamente nuovo. Gerardo a parte i periodi di recidiva forte, tu puoi fare tutto. Tu non sei prima di tutto un malato e poi una persona. Tu sei prima di tutto una persona, una persona che ha una piccola salita in più da affrontare.
Voglio dire anche a te una cosa che ho ripetuto spesso all'interno del forum e che mi disse un giorno il mio ge vedendomi piangere disperata perchè non ne vedevo la fine della mia guerra contro la malattia. Mi disse che dovevo cambiare atteggiamento. Dovevo smettere di combatterlo ma dovevo iniziare a vederlo come una parte di me di cui prendermi cura.
Quando realizzai la portata di quelle parole, beh. allora iniziò la mia lenta, tortuosa e non priva di colpi di scena, risalita.
Forza Gerardo, noi siamo qui.

gerardo1992
14-10-13, 21:13
Ciao, hai speso delle belle parole! Grazie veramente! Hai ragione ma forse io la tua forza non c'è l'ho! Purtroppo ho vissuto un sogno durato 10 anni, mi hanno trattato sempre come un piccolo campione, poi un giorno ti ritrovi in ospedale a piangere senza più niente! 10 anni buttati via.
Poi secondo me ti condiziona veramente tanto il morbo, si ha sempre paura a fare qualcosa, magari anche una semplice vacanza. Comunque ho parlato con i miei genitori e abbiamo deciso di andare da uno psicologo, adesso sto prendendo delle gocce omeopatiche. Dopo 2 settimane d'inferno chiuso in casa,da 3 giorni sto meglio e sono anche uscito!
Spero di superare tutto questo e di tornare a sognare i nuovo! Grazie ancora.

Enrico82
18-10-13, 12:50
Sono stato anche io dallo psicologo, io ho la rcu da 3 anni sono più vecchio di te ho 30 anni e anche io praticavo sport ed ora non posso più farli ai vecchi livelli. Facevo karate a livello agonistico ed ora per via delle medicine e del peso ho dovuto ridurre drasticamente.
Ti posso dire che parlarne aiuta, chiuderti in casa non serve anzi peggiora le cose, per un periodo ho affrontato una brutta depressione con un disturbo ossessivo compulsivo, non potevo stare in mezzo alla gente perchè mi sentivo a disagio. La mia famiglia mi è stata vicino.
Gli anni che hai passato non sono buttati via, impara a godere dei momenti belli della vita, delle persone che ti vogliono bene e vedrai che le cose andranno meglio.
Ti faccio un grande in bocca al lupo.

gerardo1992
26-11-13, 02:52
Grazie, spero che anche per te le cose vadano bene! Con l'aiuto dello psicologo le cose vanno un po' meglio, speriamo funzioni! Perdere la tua passione è una cosa che non auguro a nessuno!
Un abbraccio e un in bocca al lupo!