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Visualizza versione completa : Nervosismo e Crohn


Laura79
22-03-12, 16:00
Molte persone collegano il MdC con il nervosismo: più di una persona mi ha consigliato di cercare di stare tranquilla e non stressarmi troppo a lavoro, ecc... Altri, invece, mi hanno detto: "Devi mandare a quel paese un po' di gente e non tenerti tutto dentro. Vedrai che starai meglio". Ora, premesso che non mando a quel paese nessuno, se non per gioco, e che non sono una persona stressata ma che conduce una vita fortunatamente abbastanza serena, ieri ho avuto la prova lampante che queste persone hanno torto. Ho avuto un problema gravissimo in famiglia e, appresa la brutta notizia, mi si è semplicemente chiuso lo stomaco ma nessun sintomo del morbetto e, anche nell'agitazione dell'intera giornata, non ho avuto neanche una scarica, precisando che sono in fase acuta ( il giorno prima ho avuto 5 scariche). Voi che ne pensate? Il nervosismo accentua i vostri sintomi?

yuna79
22-03-12, 16:32
Partiamo da un presupposto secondo me fondamentale: Crohn e RCU non sono il colon irritabile. Moltissime persone associano qualsiasi problematica a livello intestinale, che non sia una gastroenterite, allo stress. Questo perchè comunemente l'intestino viene considerato il nostro secondo cervello.
Le nostre patologie non sono psicosomatiche, hanno un'origine organica, c'è qualcosa che si inceppa e il sistema va in tilt. Considerando che ci sono bambini piccolissimi affetti da queste patologie, direi che lo stress non può essere la causa.
Però incide sui sintomi. Mi spiego: se ho un forte stress e sono in fase attiva è praticamente matematico che i dolori, le scariche, la stanchezza e tutta la sintomatologia collegata alla malattia peggiori.
Questo per quanto concerne la mia esperienza. Poi ho avuto recidive in momenti di assoluta quiete, ovviamente.
Secondo me, lo stress può essere definito come un'aggravante dei sintomi perchè, di per se, influisce sull'intestino e il concetto vale per tutti malati e sani.
Anche il mio GE mi ha sempre raccomandato di cercare di stare tranquilla e di stressarmi il meno possibile, è una raccomandazione che credo ognuno di noi ha ricevuto dal proprio specialista. Ma non perchè se si elimina lo stress siamo al riparo dalle recidive, ma perchè sicuramente pesa su un intestino già costantemente infiammato.

Laura79
22-03-12, 17:07
Sono sempre più convinta che ogni caso è a sè. Nel mio caso, lo stress influisce poco o niente coi sintomi, mentre influisce molto il caldo/freddo, ad esempio. Leggendo questo forum ho trovato molti pareri opposti su diversi argomenti: stessa malattia ma diversi sintomi, diversa dieta, ecc...

silvia87
22-03-12, 17:25
Anche nel mio caso posso confermare che lo stress può influire ad riacutizzazione già in corso ma, al contrario, non mi è mai successo di star male proprio a causa di situazioni stressanti; al limite qualche scarica in più ma mai vera e propria riacutizzazione.
Le mie riacutizzazioni sono coincise con momenti tranquilli o quasi, ed ho affrontato momenti stressanti in perfetta salute.

paola84
22-03-12, 17:26
Beh, è ovvio che ognuno è a sè e ognuno vive la propria malattia in modo diverso e estremamente personale. Sicuramente però ci sono spesso delle linee comuni.
Io ad esempio lo stress lo sento molto. Soprattutto a livello intestinale. Ma anche l'agitazione.
Tieni presente però che non sempre le emozioni o lo stress hanno un effetto immediato, a volte covano per poi scoppiare in un momento diverso per troppo "cumulo".
Magari quel giorno tieni botta ma dopo molto tempo ne risenti.
Per me è così.

Ultimo
28-03-12, 11:41
Purtroppo spesso la colite ulcerosa ti attacca quando anche lo stress, il nervosismo e l'agitazione ti hanno dichiarato guerra! È come una lotta ad armi impari, dove la nostra sconfitta é inevitabile. Secondo me bisogna attaccare queste patologie quando "dormono" o in quei pochissimi momenti in cui stiamo bene, allora li serve una cura per prevenire una ricaduta, una cura di rilassamento e una dieta salutare per allungare i tempi di benessere che sono rari.

andrea.f
28-03-12, 14:23
La GE mi ha ribadito più volte questo concetto: una cosa sono i normalissimi fenomeni di somatizzazione (tipico esempio l'agitazione prima degli esami ai tempi dell'università), un'altra cosa sono particolari tipi di stress e condizioni ambientali che colpiscono chiunque di noi dove il fisico è già indebolito. In quest' ultima situazione, avendo noi l'intestino come punto debole, è inevitabile che un forte stress sfoci principalmente proprio lì. Probabilmente in una persona che ad esempio ha problemi di perdita di capelli, il fisico reagirà ad un forte stress in quello che è il punto di per se già indebolito e la perdita di capelli aumenterà.

claudiè
31-03-12, 12:24
Per quanto mi riguarda più che il nervosismo è l'ansia che mi mangia dentro! Sto vivendo, infatti, un momento di particolare tensione: oltre al pensiero fisso della laurea, lunedì 26/03 il mio fidanzato ha avuto un bruttissimo incidente con la moto: è in ospedale da quasi una settimana e già nel momento in cui ho appreso la notizia mi è venuta una serie di scariche consecutive; tutt'ora continuo ad averle ma non ne parlo con nessuno altrimenti si preoccupano troppo tutti, ed essendo questo il momento meno opportuno per dare ulteriori disagi a livello emotivo, preferisco decisamente tacere! Lo so che è sbagliato, ma non voglio assolutamente dare problemi soprattutto a lui che sta soffrendo tantissimo, tra dolori per le fratture e depressione post-trauma. Per cui, Sì, penso proprio che il nervosismo (o l'ansia che dir si voglia) peggiori di gran lunga il nostro "status" fisico!

sarina84
01-04-12, 21:42
Tutte le situazioni che a me creano ansia, anche banalità, danno fastidio. Sembra che il mio intestino e queste situazioni siano davvero un filo diretto, tanto che a volte mi viene da pensare che più si pensa al mal di pancia e più ti viene.
Nel mio caso, posso dire che il ritorno al lavoro dalla maternità ha comportato la riaccensione della malattia dopo 5 mesi di inattività.
Caso o non caso, credo che il corpo di ognuno di noi sia una "macchina" unica e che risponda diversamente alle circostanze che la vita ci pone.