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PierPaolo
15-09-11, 22:45
Da alcuni giorni ho iniziato a praticare il trekking, per contrastare gli effetti della vita sedentaria causata dal crohn ed i numerosi problemi alla colonna vertebrale accumulati nel tempo. Ho sempre amato le lunghe passeggiate, ma sento l'esigenza di verificare quali sono attualmente i miei limiti con delle camminate più impegnative.

I problemi che dovrò affrontare sono quelli classici: mancanza di un bagno, cosa mangiare, cosa portare con me.

Nei miei prossimi interventi cercherò di sviluppare questi argomenti, le scelte fatte ed i risultati ottenuti.

PierPaolo
17-09-11, 14:44
Approfittando di un periodo di remissione del mio Crohn ho deciso di verificare la mia forma fisica con delle camminate ed un po di trekking turistico.

Anche se in remissione, sono perennemente sotto peso, in quanto magro di costituzione ed anche perché negli anni ho subito diversi interventi di resezione.
Per evitare disagi devo mangiare e bere in ore prestabilite. Colazione e pranzo devono essere leggerissimi altrimenti subentra fiacca e sonnolenza. La cena è il mio pasto principale a cui segue uno spuntino prima di andare a dormire.

Qualche giorno prima dell'escursione mi sono sottoposto a visita medica con elettrocardiogramma sotto sforzo, ottenendo relativa certificazione.
Il medico ha ritenuto opportuno prescrivermi del Polase per ridurre il rischio di crampi.
Ho avvisato il medico che probabilmente avrei assunto in caso di bisogno dell'Enervit GT Sport o Enervitene Sport.

La prima prova consisteva in un percorso trekking, una salita di circa 360 metri.
Dopo i primi 120 metri circa mi son dovuto sedere e fare una pausa, anche a causa del peso dello zaino diventato insopportabile.
Giunto in cima ho preso un Enervitene Sport che ha reintegrato prontamente le energie consentendomi una discesa senza problemi.

La seconda escursione l'ho fatta ieri (16.09.11)
Località: Monte Timidone
Inizio percorso alle ore: 08.47.17
Distanza in piano: 5,4 Km
Tempo Totale: 02:48:07
Tempo in movimento: 02:02:49
Velocità media: 1,9 Km/h
Altitudine Massima: 360 m
Ascesa: 368 m
Discesa: 375 m
I dati sono stati registrati da un GPS.

In questa seconda prova fatta ripetendo lo stesso percorso della prima ho ritenuto opportuno prendere un Enervitene Sport poco prima di mettermi in marcia ed in prossimità del punto più faticoso ho lasciato sciogliere in bocca una compressa di Enervit GT Sport.

Anche se con un po di fatica causata dallo zaino ancora più pesante ho raggiunto la cima senza fare fermate.
Durante tutta l'escursione ho bevuto circa un litro d'acqua in cui avevo preventivamente aggiunto solo del succo di limone.

Probabilmente avrei potuto assumere una maggiore quantità di fruttosio, ma sto procedendo per gradi per il timore che possa disturbare l'intestino.

Come mi aveva già anticipato chi pratica il trekking da anni, si beve molto e si suda moltissimo.
Nonostante avessi pantaloni e maglietta in micro-fibbra giunto in cima ero fradicio di sudore e mi son dovuto cambiare.

Se le mie condizioni di salute lo consentiranno, continuerò a fare qualche altra escursione, magari meno impegnativa o da svolgere in tempi maggiori o con più soste.

Liv
19-09-11, 09:33
Caro Pierpaolo, ieri mi sono cimentata anche io in una passeggiata che poi è risultata più impegnativa di quello che mi era stato detto: un percorso di 8km per un dislivello di 400m da fare in 3 ore. La passeggiata era stata organizzata dal CAI di Gubbio in occasione del raduno annuale regionale. Devo dire che mi sono stupita di me stessa! A volte peró accusavo dei giramenti di testa, che ho attribuito al non allenamento e al fatto che quella mattina avevo avuto due scariche. Per caso capita anche a te? Comunque in tutto ho fatto cinque pause. Io ho portato un litro d'acqua, che peró il mio cane ha fatto fuori in un istante, per cui ho bevuto forse poco, ma non era caldo. Non avevo con me un cambio, ma una maglia con cui ho coperto schiena e collo per via del forte vento.
Tra i vari partecipanti ho avuto la possibilità di confrontarmi con i vari spuntini, che tutti hanno fatto. Da panini col prosciutto a crostate con la marmellata! Quelli che mi sono sembrati i migliori sono stati peró la frutta, particolarmente la banana, la frutta secca e barrette di sesamo e miele. Inoltre mi e stato consigliato di fare colazione con anche il burro, magari con la marmellata, perché viene assorbito gradualmente, per cui fornisce energie per lungo tempo.
Mi è piaciuta molto come attività e penso proprio che ripeterò tali percorsi!

PierPaolo
19-09-11, 10:01
Ciao Liv! No, non ho avuto giramenti di testa. Probabilmente il percorso che hai fatto era ai limiti delle tue possibilità.
Ti consiglio di iniziare per gradi con percorsi più brevi e con meno gente.
La prima cosa che insegnano a chi fa trekking è di portare sempre una scorta abbondante di acqua.
Eventuali scariche prima dell'escursione ti espongono ad un maggiore rischio di avere crampi, in quanto con le scariche si perdono minerali importanti come il potassio ed il magnesio, ecco perché sto prendendo il Polase.

Molte ore prima dell'escursione sarebbe opportuno mangiare molti carboidrati, mentre durante l'escursione mangiare troppo potrebbe appesantirti, specialmente se consumi cibi grassi che richiedono una lunga digestione.

Anche l'abbigliamento è molto importante.
I siti web dedicati al trekking sconsigliano giustamente la biancheria intima in cotone che una volta satura di sudore si raffredda e non asciuga più.
Meglio usare biancheria intima in micro-fibra senza cuciture e portare almeno un cambio.
Visto che il trekking si basa sul camminare la prima cosa da scegliere con cura sono le scarpe, ma anche i pantaloni ed una giacca tecnica adeguata alla stagione.
Noi malati di MICI dobbiamo essere ben attrezzati in queste escursioni per evitare di aggiungere al nostro handicap anche altri problemi.

chiccabum
16-01-12, 11:32
Il trekking è la mia passione.
Importante portarsi carta igenica o simili a seguito, ricordo un viaggio in Nepal dove un giorno sì ed uno no ho fatto il censimento delle latrine dei lodge locali.

Quello che ho notato è che subito prima di una scarica, prima ancora di provare stimoli, provo una stanchezza infinita, mi si spezza il ritmo. Allora rallento e so che è ora di cercare un "luogo consono".
Ma mai rinuncerei a camminare, camminare, camminare.