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Visualizza versione completa : La situazione più imbarazzante.


bizzo2004
17-05-11, 15:14
Qual'è la situazione che avete vissuto, a causa della patologia, più imbarazzante?
A me è accaduta sabato sera. Avevo ospiti a cena, eravamo in 9, dopo cena stavamo vedendo il video del matrimonio nel quale io ero la testimone, insieme agli sposi. Ad un certo punto i dolori sono stati fortissimi, sono dovuta andare in bagno e i miei amici hanno dovuto interrompere la visione. Io dal bagno stavo malissimo e ancora di più sapendo che tutti loro stavano aspettando che uscissi. Che imbarazzo, sono uscita dopo mezz'ora e non riuscivo a guardarli in faccia. Solo qui lo posso raccontare.

pikkola88
17-05-11, 17:47
Credo che la situazione piu imbarazzante sia sta quando dovetti dare un esame all'università che poi non ho dato.
La pancia aveva inziato a borbottare ed era udibile agli altri (dopo 6 ore di attesa e a stomaco vuoto per di più) ed io me la tenevo per farla star zitta... morale della favola? Per la vergogna ho fatto scena muta all'esame con tanto di lacrime pronte a scendere!

lety1679
17-05-11, 21:39
L'episodio che ricordo con più imbarazzo è accaduto circa tre anni fa, durante un concerto in teatro. Io suonavo in formazione in uno spettacolo dove avevamo degli interventi tra dei numeri di varietà. Ad un certo momento ho avvertito lo stimolo ed ero perfettamente consapevole che se non fossi andata di corsa al bagno sarebbe successo l'irreparabile. Così, nel mezzo di un numero recitato, sono scappata dal mio posto (per fortuna ero abbastanza dietro nel palcoscenico) sotto gli sguardi perplessi dei miei colleghi. Sono riuscita a rientrare giusto un attimo prima che toccasse di nuovo a noi!
Ora ci rido su ma in quel momento me la sono vista davvero brutta, ho avuto il terrore di non fare in tempo a tornare sul palco...

sarina84
17-05-11, 21:45
A cena a casa mia coi miei amici. A fine serata, avevo un male alla pancia atomico e mi sono ritirata nel mio bagno di sopra con la scusa di dover cambiare e allattare Diego. Il fatto è che me lo sono portato anche in bagno con me, nel caso qualcuno venisse di sopra e lo notasse solo.
Solo che era già la terza volta che scappavo al bagno e qualcuno si sarà insospettito dei miei continui tour.
E pazienza.
Oppure un'altra volta, al bar, sono dovuta scappare al bagno lasciando la mia colazione sul bancone, in frettissima. Il titolare mi ha guardata manco fossi indemoniata.
Questa doppiamente imbarazzante.

Poz186
18-05-11, 15:58
Probabilmente l'esame di medicina di laboratorio. Ero in attesa dell'esame e tra dolorini e meteorismo quello che sembrava essere un innocente peto si è rivelato essere uno "spruzzetto" semiliquido. Sono corso in bagno a cercare di riparare il tutto ma volevo solo tornare a casa il più presto possibile. Risultato: ho strappato un voto bassissimo in un esame in cui ero parecchio preparato, ma ormai dopo anni ho imparato anche a raccontarlo ridendoci su.

Michelangelo
18-05-11, 20:38
Mi è capitato mentre stavo lavorando in team. Il mio problema era l'aria nella pancia, i continui "borbottii" poi ad un certo punto ho sentito un forte dolore al basso ventre e, scusandomi mi sono dovuto allontanare di corsa. Purtroppo non sono riuscito ad arrivare in tempo in bagno ed è successo l'inconveniente.
La cosa più imbarazzante, oltre che dovermi lavare nel bagno del lavoro, è stata l'attesa per i colleghi.
Quando sono tornato da loro, mi guardavano in imbarazzo perchè avevano compreso cosa poteva essermi successo ed io ero talmente imbarazzato che quel giorno non ho avuto più il coraggio di guardarli negli occhi.

Sono cose che purtroppo a noi possono accadere, certamente quando ci succedono in pubblico l'imbarazzo è elevato.

small.sample
30-05-11, 11:41
A me di imbarazzante ma dico molto molto, e successo proprio venerdi scorso al lavoro.
Con mio fratello lavoro in un impresa di pulizie, al termine del lavoro proprio mentre stavamo tornando a casa, ecco che il mio basso ventre ha cominciato a farmi male e avevo capito che da li a poco si sarebbe scatenato l'inferno, purtroppo non c'era dove fermarsi e durante i 20 minuti di strada è successo l'inevitabile. Quando sono arrivata a casa sono praticamente corsa in bagno e credetemi non sapevo da dove iniziare, ho pianto in modo ininterrotto... che vergogna farsela addosso a 33 anni...
Mio fratello ha cercato di consolarmi ma credo che non ci si abitui mai a questi imprevisti cosi imbarazzanti.

Liv
06-06-11, 08:56
Una situazione in cui mi sono trovata non la posso definire imbarazzante al 100% perchè in realtà non c'era (quasi) nessuno, ma non oso pensare se invece ci fossero stati i clienti e/o colleghi...
Praticamente arrivo trafilata in un maneggio dove dovevo visitare una cavalla, li non c'è il bagno, ma sarebbe stata una visita da poco tempo quindi speravo di visitarla e poter correre al bar più vicino, ultimamente riuscivo a trattenermi... Il maneggio lo trovo deserto, i proprietari erano in ritardo e di corsa sono andata nel boschetto li vicino e mi sono accucciata. In quel momento passa il fattore con il trattore, non so se mi ha visto, ma prima di riuscire ho guardato bene intorno! Per fortuna lui non è venuto a vedere la visita e quindi non c'è stato vero imbarazzo.

disperata 69
22-06-11, 15:38
A me è successo al supermercato, è cominciato col mal di pancia e all'improvviso non ce l'ho fatta a trattenere e mi è uscito del liquido, per fortuna avevo una giacca che mi son legata subito sui fianchi, era una ricaduta e mi avevano aumentato la terapia, non lo dimenticherò mai.

Liv
10-11-11, 20:57
Alle 14.30 appuntamento con il tecnico della caldaia. Dopo pranzo è sempre un momento così così ed ero da sola a casa. Tutto normale, il tecnico arriva e gli faccio vedere la caldaia che sta nel sottotetto. Lui dice ok, uhm ok, si, questo va bene, quello pure - non la finiva più... infine mi chiede di tornare in casa e di accendere l'acqua calda e di spegnerla quando me lo dice.
Io torno giù già un pò 'in crisi', accendo l'acqua e... devo correre in bagno. Non so quanto ci sono stata, ma il tecnico, dopo due richiami è sceso, ha spento l'acqua da solo ed è tornato su.
Non so cosa abbia pensato non trovando nessuno a casa, io naturalmente non sono tornata su. Poi lui ha finito e mi ha salutato con molta nonchalance. Un vero signore, io mi sarei buttata volentieri dal balcone!

sarina84
11-11-11, 14:30
Secondo voi cosa può capitare in un supermercato semi-deserto quando tu arrivi? Riempirsi improvvisamente, proprio quando tu stai comprando solo il pane, devi pagare e devi correre al bagno.
Morale: fila interminabile alla cassa, io che cercavo di distrarmi giocando al cellulare (per non pensare alla pancia). Speravo che la gente in fila non si accorgesse del mio disagio, che secondo me era parecchio evidente. Pregavo perchè davvero la cassiera si muovesse. Arriva anche la signora con la raccolta punti che deve ritirare i bicchieri. Santa pazienza. Finalmente arriva, grazie al cielo, il mio turno e pago. Mi fiondo in macchina, faccio due manovre tipo rally per uscire dal parcheggio e finalmente, corro a casa. Non chiudo nemmeno il cancellino, lascio la porta di casa spalancata. La signora dal terrazzo di fronte al mio mi guarda come se avesse visto un'indemoniata. Che figura.

chiccabum
23-01-12, 11:45
Le fughe in bagno non mi hanno mai creato imbarazzo. Le considero normale amministrazione.

Ma ciò che odio è il meteorismo: a volte il dolore improvviso, lo stimolo è così impellente che fugge qualcosa prima che possa assentarmi dai consessi e fuggire in bagno. Ecco questa cosa la odio, la vivo come una etichetta indelebile su di me.

E odio il fatto che non possa urlare: "Scusatemi! Sono stata io, è colpa mia, anzi no, del Crohn" ma che devo far finta di nulla e vedere le facce intorno di chi si domanda... chi sarà stato?

moni
23-01-12, 20:06
Non so se qualcuno di voi è mai stato in vacanza in sicilia, spiagge bellissime, mare cristallino, ma i bagni? Nella spiaggia libera dove mi piazzavo erano inesistenti! Per fortuna c'era una scogliera rocciosa poco frequentata, e un moroso disposto a coprirmi.
Spero che le persone nella barca che avevo davanti non avessero il binocolo!

Idem per le passeggiate nei boschi, evviva la natura!

micia80
30-01-12, 14:48
Ah ah ah ah! Certo però che queste MICI ce ne fanno fare di tutti i colori!
Io non dimenticherò mai la mia prima volta in cui esordì il mio problema. Ero al ristorante il giorno di San valentino. Mentre eravamo tutti a tavola il mio intestino decise di esplodere e iniziai ad andare in bagno di continuo tanto che poi decisi di fermarmi chiusa in bagno per evitare troppi imbarazzi. Per evitare il disagio del mare invece per un anno intero non andai proprio in spiaggia. L'anno scorso invece mi è andata bene. Speriamo che quest'anno sia lo stesso!

forzagrifo
31-01-12, 15:37
Sicuramente il momento più imbarazzante, è stato un giorno che ho portato l'auto dal meccanico, sono ripartito a piedi per tornare a casa, "essendo il mese di giugno ed una bella giornata", a metà strada (circa 1 km) mi sono venuti dolori lancinanti, non c'era una casa vicino, fortuna c'era il tevere ma non ho fatto a tempo che purtroppo le mutande sono partite, ho dovuto toglier tutto e rimettere solo i pantaloni appena macchiati, ho messo una maglietta intorno e sono ripartito.
p.s. neanche a farlo apposta è passato mio fratello quando ero a neanche cento metri.
FOSSE PASSATO 20 MINUTI PRIMA.

Emma2010
02-02-12, 23:45
La situazione più imbarazzante è stata quando una sera in cui avevo amici a cena ho ricevuto la telefonata di mia madre in cui diceva che mio padre aveva avuto un ictus... io sono rimasta immobile e dallo shock ho avuto una colica addominale lancinante, ero seduta sulla spalliera del divano... e me la sono fatta addosso dalla paura macchiando il divano di sangue.
Avrei voluto scomparire all'istante!

Muffla
05-03-12, 14:08
Tutte le volte che - in macchina con altri - ho dovuto far accostare in posti più strani per andare in bagno e/o farla da qualche parte.
Per il supermercato fortunatamente vado in uno vicino casa dei miei dove mi conoscono e se sparisco non si insospettiscono, sono anche andata un paio di volte nei loro bagni. Sono anche andata in bagno in banca e in posta!

In auto tengo sempre un asciugamano nel cruscotto da infilare sotto il sedere in caso di bisogno impellente, almeno per non macchiare i sedili visto che l'auto è nuova (e me la son fatta addosso più volte).

Momenti imbarazzanti purtroppo ce ne sono stati così tanti che ho perso il conto..

Antonellac
05-03-12, 15:09
Qualche tempo fa, giusto in questo periodo dell'anno, durante una passeggiata nei campi con mio marito e i miei due figli dopo pranzo, mi sono dovuta "nascondere" in un fosso irriguo, asciutto in quel periodo, e dare sfogo alla pancia che mi ha poi costretto a far sospendere la passeggiata a tutti quanti, perchè dopo l'evacuazione ho cominciato ad avvertire fitte e dolori che mi hanno impedito di proseguire il giro; poi è successo di nuovo mentre correvo in ospedale da mia mamma, in macchina, pensavo fosse solo aria, finché non ho sentito il caldo... Non parliamo poi di quando sono dovuta letteralmente scappare dalla festa dell'asilo e ho mollato davanti al cancello figlio piccolo nel passeggino e figlia grande chiedendole di aiutare suo fratello ad uscire dal passeggino mentre io salivo tre a tre i gradini per andare in bagno, oppure di ogni volta che (soprattutto) la domenica, scatto più veloce di una centometrista o quando in ufficio mi devo rinchiudere in bagno, pregando che nessuno passi da quelle parti in quel momento... Fino ad ora, dopo, sono riuscita a sorridere di questi "incidenti", non so per quanto ancora ci riuscirò.

coracricri
18-04-12, 23:13
Anche a me è accaduto, ma per fortuna ero sola. Ero fuori, con la mia bimba di pochi mesi. Ad un certo punto pensando di riuscire ad espellere solo aria, è uscito di tutto. Sono tornata di corsa a casa, ed avevo la carrozzina, le scale, la neonata piangeva, e sono rimasta sporca e bagnata un bel po' . Ogni tanto butto via la biancheria intima. Ma ora ho imparato: metto sempre una protezione, come quando si ha il ciclo, e se proprio mi lascio andare dopo vado in bagno, salviette igieniche e tutto torna a posto! Ciao!

bbeat
22-04-12, 12:19
Io parlo sempre liberamente ai miei amici e famiglia dei miei problemi intestinali. Ad ogni modo oltre l'imbarazzo di dover andare continuamente in bagno durante i viaggi, o dopo pranzo a mensa, o durante le lezioni universitarie (o in qualsiasi situazione), insomma mi è capitato di dover correre a casa dopo una cena per lo stimolo, e di cadere per strada davanti ad alcune persone, rialzarmi come se niente fosse, e tornare a casa con il ginocchio colante sangue.

sarina84
22-04-12, 16:11
Complice il cambiamento lavorativo e le preoccupazioni annesse, lo stimolo ad andare in bagno al lavoro si è accentuato. Il fatto di dover entrare e uscire dal bagno circa 5/6 volte per turno mi disturba molto soprattutto per alcuni miei colleghi che non sanno della malattia.
Speriamo che con una nuova e ritrovata tranquillità mentale la situazioni ritorni alla normalità.
Intanto ho trovato un ge molto competente nel nuovo ospedale ed ho deciso di affidarmi a lui.

Tru
24-05-12, 12:52
Una delle mie situazioni più imbarazzanti è stata quando il ragazzo che mi faceva battere il cuore mi ha organizzato una sorpresa. Estate, pic nic al lago, di sera, con candeline. Romantico, ma... al secondo bicchiere di vino, fitte con dolori. Inizialmente ho cercato di far finta di niente poi... panico per la ricerca di un bagno!

rosannalcg
14-06-12, 21:17
Ciao a tutti!
Ero al ristorante a cena con tutte le colleghe e la nostra titolare. Allora facevo la commessa in un negozio, ad un tratto, devo correre in bagno e non ho avuto problemi a dire cosa mi stava accadendo, tutte sapevano della malattia. Ma quando sono entrata in bagno avrei voluto morire,
c'era un antibagno dove tre amiche stavano facendo salotto raccontando di una che tradiva il marito. Se fossi stata li senza entrare sarebbe sembrato che volevo impicciarmi, se fossi entrata, come trovavo poi il coraggio di uscire? Il crohn ha deciso per me, dopo un pò hanno smesso di parlare, hanno incominciato a ridere e se ne sono andate...morale: la pupù è più divertente dei cortuni.
Ciao a tutti. Rosanna.

Insinuazione
27-06-12, 17:18
Io mi imbarazzo ogni volta che vado in bagno nei locali pubblici.
Perchè pare fatto apposta che, appena entro io, arriva un follone di gente a mettersi in coda dietro di me. E tutte impazienti che borbottano sul fatto che io sia entrata già da un bel po' di tempo.
Quando esco, qualcuna ha avuto anche la faccia di corno di domandare, in modo sarcastico, se andasse tutto bene, ridacchiando. Mi è capitato, sì.

Oppure quando mi scappa e non posso proprio andare (mentre guido o mentre sono a colloqui e riunioni importanti) e comincio ad assumere un colorito paonazzo e ad irrigidirmi per riuscire a fare dell'ano una chiusura ermetica.

Storie di ordinaria follia, insomma...

chiccabum
02-02-13, 14:41
Volevo condividere con voi come ieri me la sia cavata in piena crisi. Stavo bene, ma scesa dall'auto fuori dalla scuola per prendere mio figlio, li in coda con le altre mamme, ho iniziato a capire che mai sarei riuscita a tornare all'auto indenne. Credo a causa del freddo gelido.
Ho guardato negli occhi la bidella e con un po' di coraggio le ho detto: ho un bisogno disperato del bagno! Non solo mi ha portato nel loro bagno ma ha intercettato mio figlio all'uscita.
Vi ho pensato, ho pensato a come a volte sia davvero dura e come sia difficile accettare di chiedere col rischio di essere respinti.

Facciamo i coraggio!

coracricri
05-02-13, 15:26
Con i minuti contati tra uscita dal lavoro e uscita della figlia da scuola! Dopo una mattinata di tensione, costretta a trattenere ripetuti strizzoni, esco, prendo la bici, vado a metterla in garage, per prendere l'auto e... l'inevitabile. Uno strizzone seguito da calore. Il tempo per andare a cambiarmi non c'era, mia figlia sarebbe stata fuori da scuola poco dopo e sono andata così. Avevo indosso un assorbente e la perdita sapevo che era ematica, più che altro. Ultimamente i miei strizzoni rilasciano solo sangue e muco. Che disperazione.

poncio
06-02-13, 09:13
Sono tante le figuraccie che ho fatto nel corso degli anni, e per alleviare un po la tensione, io raccondo sempre ai miei amici più stretti quali sono i miei disagi.
Una figuraccia che mi viene in mente ora è quando ero con mio cugino di secondo grado, andavamo di fretta e ci stavano aspettando, quando ad un certo punto mi fermo nei pressi di un bar e nel limite della disperazione dico a mio cugino che avrei fatto subito, entro di corsa nel bar e senza salutare chiedo dov'è il bagno, ci vado di corsa ma li c'è un antibagno strettissimo, poi la porta del bagno è scorrevole e non si chiude a chiave.
In quel momento entro senza pensarci, ma poi una volta che mi abbasso i pantaloni incomincia a squillarmi il cellulare, la prima volta rispondo, poi squilla in continuazione dato che avevo fatto tardi e con la paura che entrasse qualcuno pensando che ero solo al telefono ed una volta sentita la voce di mio cugino che mi chiamava da dentro il bar, io faccio il bisogno, uso la cartaigienica e mi alzo i pantaloni in un tempo brevissimo ed esco fuori con calma ordinando un caffè.
Non ci crederete ma quando mi sono rialzato i pantaloni era rimasta un pezzo di cartaigienica fuori dai pantaloni che penzolava, ed era tenuta sia dagli slip che dai pantaloni non potete immaginare l'imbarazzo, io poi con un gioco di prestigio faccio sparire il pezzo di carta che penzolava e rientro dinuovo nel bagno con la scusa di aver dimenticato il cellulare per sistemarmi meglio. Cose che succedono...

Rick93
18-02-13, 09:53
La mia situazione più imbarazzante è accaduta un paio di mesi fa a scuola.
Era un periodo buono, avevo ripreso a frequentare le lezioni normalmente, avevo ripreso con lo sport quindi ero molto sereno e tranquillo. Una mattina, durante un'ora di scuola, a un certo punto ho sentito un forte mal di pancia e tra me e me ho pensate: "Vabbè, non sarà nulla di che, ora passa." Invece, il dolore aumentava e mi sono reso conto che dovevo andare in bagno. Quindi sono uscito dalla classe e casualmente c'era un sacco di gente in corridoio, quindi non potevo correre; quel corridoio sembrava lungo chilometri e io nel mentre cercavo di trattenere il più possibile, finchè sulla porta del bagno è accaduto l'irreparabile.
Guarda caso, non avevo manco fazzoletti appresso. Per fortuna che ho compagni di classe a conoscenza del mio problema e mi hanno subito portato i fazzoletti in bagno cosicchè sono riuscito a sistemare il tutto.

chiccabum
18-04-13, 16:12
Eccomi! Oggi per la prima volta mi sono "ops!".
Ero in macchina, dopo aver mangiato una pasta al tonno in un baretto. Convinta di fare solo aria ho bagnato gli slip.

Fortuna appena appena. Mi sono fermata in un'area di servizio, scaricata, cambiata pulita e ripartita.

Vabbè, l'avevo messo in conto, a volte capita!

claudiè
23-04-13, 18:26
A me è successo una volta di *ops! Ho mangiato per cena, fuori in un ristorante ben distante da casa e che possedeva, peraltro, un bagno "poco raccomandabile".
Ero in pieno periodo mestruale, accompagnato da uno status fisico non proprio felice. Abbiamo mangiato con tranquillità e, nonostante io abbia evitato tutte quelle leccornie presenti negli antipasti dedicandomi solo a primo e secondo, le fitte hanno cominciato a turbare la mia quiete dopo pochissimo.
Ho costretto quello che ormai è il mio ex fidanzato a correre verso casa.
Arrivata davanti il portone ecco la sorpresa!
Non sono riuscita a trattenermi! Dalla vergogna l'ho mandato via e meno male che aveva il raffreddore! E' stato orribile. Mi sono sentita umiliata. Uno dei ricordi più imbarazzanti che mi ha regalato il mio Morby!

Alessandretta
24-04-13, 11:04
Ragazzi e Ragazze ora ripensare a tutti i sotterfugi per scappare in tempo, sgattaiolare senza farsi notare e tornare come se nulla fosse mi fanno sorridere ma nel momento in cui accadono stè cose penso sempre che il momento sia drammatico.
Non so fino a che età riuscirò a reggere!
Vi racconto l'ultima (di una serie infinita di figure di...). Sono a casa, bilocale che divido con il mio ragazzo, ci sono ospiti da una settimana i suoi genitori e fratello, ogni mattina è ansia, il bagno di continuo occupato mai un momento per stare sola, sono in fase attiva, un giorno scappo dicendo che c'è la posta, l'altro che vado in cantina. Finisco le bugie, che dico oggi? Panico! Chiudo la porta della sala e mi libero lì, in un sacchetto della spesa. Sudata e ansiolitica più che mai cerco di capire ora dove mettere stò maledetto sacchetto pieno, non ho balconi... mi dicevo ora mi scoprono, ora mi scoprono... che vergogna. Metto il sacchetto con una mollettina sul filo per stendere i vestiti fuori la finestra.
Esco e penso che l'ho scampata. Dopo qualche ora sento una strana corrente d'aria in casa, vado in sala e vedo affacciato alla finestra il papà del mio ragazzo che si accinge a prendere il sacchetto!
Volevo morire! Mi chiede: "Alessandra cos'è questo? Deve stare quì fuori?" Ho visto bianco, stavo per svenire!

bejelith
03-05-13, 17:53
Ero in uscita fuori porta con una mia ex a cui ancora non avevo parlato del mio disturbo. Rientravamo in auto a Catania, da Siracusa.

Imboccata l'autostrada zona Priolo iniziano le fitte, l'eccessiva sudorazione e i dolori provenienti dalla zona dell'ileo. Lei ovviamente si spaventò molto a vedermi diventare bianco cadavere ed a stringere i denti per i forti dolori.
Ho tenuto duro per buoni 20 minuti fino ad un'area di servizio, essendo lei straniera non aveva ancora preso la patente in Italia.
Poverina, mi scappò pure un peto! Di buono che a pensarci adesso questo ricordo mi fa morire dal ridere!

minerva
21-05-13, 10:03
Mamma mia se penso a tutte le volte che ho dovuto lasciare il carrello della spesa nei supermercati... ormai non ci vado più perchè penso hanno proprio un effetto stimolante per me! Ma a lavoro era atroce, e ne ho dovuti cambiare di parecchi, tanto più che faccio l'infermiera... dovrei essere attiva, e badare ai pazienti. Bè è un anno che non lavoro più, perchè la RCU non me lo permette proprio. Non è facile.

ciccina
21-05-13, 12:27
Direi che ce ne sono state parecchie, ma quella peggiore mi è capitata una decina di anni fa. La scena è questa: sabato in discoteca, ballo e mi diverto, ad un certo punto l'impellenza di un bagno, mi rendo conto che non faccio in tempo, trascino via il mio fidanzato del tempo verso l'uscita mentre inizio a farmela addosso. Lui corre a prendere la macchina, io non riesco a trattenermi e, ormai tardi per andare in bagno, continuo a sporcarmi tutta (per fortuna era inverno e il mio piumino ha coperto tutto).

Per arrivare a casa abbiamo impiegato 15 minuti e io non vi dico che imbarazzo a sentirmi in quel modo per di più con il finestrino abbassato per far uscire l'odore. Arrivata a casa mi sono spogliata nella vasca e non so se erano più le lacrime che scendevano oppure l'acqua a lavarmi. Il mio ex ha dovuto ripulire anche la macchina (un angelo!). Mi sentivo mortificata...

doby
08-06-13, 01:11
Grazie ragazzi, grazie a tutti. Leggere queste situazioni mi consola moltissimo, mi aiuta a prendere un po' sul ridere il morbo.
Io non saprei nemmeno dire quale sia stata la mia situazione più imbarazzante... sicuramente i supermercati sono la situazione più pericolosa.

canarino
14-06-13, 00:45
Ragazzi è drammatico il disagio che abbiamo, siamo sempre snobbati con superficialità da chi non ha questi problemi, ma anche io come voi vivo una tragedia comica.
Io sono un rappresentante e devo dire che il mio stato di incontinenza nasce di più quando vado in panico, se non trovo un cliente o se ho sbagliato strada.
Tante volte sono in macchina con lo stimolo, scappo al primo bar e qualche volta succede che non scende piu nulla! Torno in macchina e dico parole all'intestino (non sono pazzo ma è un modo per sfogarmi) e che mi lasci stare, o che porti un po' di pazienza URLANDOLO, questo mi fa arrabbiare facendo andare via il mio stato ansioso.
Non risolve totalmente ma mi aiuta perché sono stra-convinto che una parte di questa malattia è correlata alla nostra testa.
Io quando ho preso casa ho scelto tassativamente il secondo bagno su piano diverso e non confinante con nessuno, almeno casa mia mi protegge dai grandi pregiudizi esterni.
Imparate a fregarvene di cosa possa pensare la gente se state in bagno tanto, dovete essere voi i primi ad essere arrabbiati dato che non siamo noi a scegliere questa condizione di vita.

cristina79
18-06-13, 22:28
Situazione super imbarazzanti molto spesso, una volta addirittura al mare ero in pineta e non sono riuscita ad arrivare al bagno... Non vi dico altro ma da quella volta ho quasi smesso di uscire e se lo faccio devo essere sicura che ci sia un bagno vicino.
Mi sento molto sola tanti non possono capire il disagio.

ziaannina
19-06-13, 09:30
Sabato scorso mentre giocavo con mio nipote quello più grandicello, pensavo fosse un peto invece, immaginate solo me la sono fatta completamente negli slip, pantaloni e mi son trascina nel bagno. Lui povero si è spaventato, ho dovuto rassicurarlo sul fatto che mi sarebbe passata... che figura!

angela82t
23-06-13, 00:28
Vedo che è frequente scambiare evacuazioni liquide con semplice aria. Ebbene, anche a me è capitato almeno 2 volte: la prima ero al supermercato, e sono corsa a casa; la seconda ero a Paestum, nel museo, ho abbandonato il mio compagno e sono andata in bagno, da dove sono uscita dopo una ventina di minuti...

Loira
15-09-13, 22:02
Venerdì scorso è arrivata in città una mia vecchia amica giapponese per lavoro. Essendo la sua prima volta in Italia le propongo di andare a mangiare una pizza anche se era già qualche giorno che stavo tornando in fase acuta.
Finita la pizza (nel mio caso metà) accuso i primi dolori e vado in bagno (bagno alla turca! noooo!) e dopo pochi minuti torno al mio posto con un nulla di fatto, così quando i crampi tornano provo ad ignorarli, sperando che passino e invece. Scusandomi mi alzo di scatto, corro verso la porta del bagno, non faccio in tempo a raggiungerla che me la faccio addosso! Eh, sì!
Raggiunto il wc voi cosa avreste fatto? Io ho finito di fare quel che dovevo fare, mi sono sfilata le mutande (per fortuna i pantaloni si erano sporcati, ma nulla che non potesse essere sopportato per un oretta o due) e le ho buttate nel cestino, cercando di coprirle con un po' di carta igienica.
Ovviamente ho lasciato tracce di sangue ovunque sebbene abbia cercato di pulirle! Avranno pensato che ho ammazzato qualcuno, in quel bagno!

ALBA
08-10-13, 20:24
E' incoraggiante sapere che non si e soli a combattere con questi disagi.
Ho il terrore di andare al supermercato, perché appena il mio intestino percepisce il freddo dei banchi frigoriferi, si comincia a correre.
Come l'altro giorno mentre ero al supermercato con mia madre, ho dovuto chiedere alla cassiera il permesso di andare al bagno, ma non sono proprio arrivata in tempo.
La cosa mi mette a disagio , ma purtroppo ci si deve convivere, comunque è vera una cosa, che dipende molto dalla nostra mente.
Quando non sono in vicinanza di un bagno, lo stimolo arriva e il panico non mi lascia.

tweety
29-10-13, 21:12
La settimana scorsa ero a lavoro turno di pomeriggio in un reparto che non è il mio solito. Vado in bagno e dopo un po' sento che qualcuno provava ad aprire la porta non ho detto niente perché di solito sono colleghe che quando vedono che è occupato vanno nell'altro. Uscita dal bagno mi trovo il capo del personale ad aspettarmi che mi chiede se ci fosse qualche problema dato che mi ero trattenuta un po'. Non so perché l'ho presa a ridere non gli ho neanche ricordato che non aveva nessuna autorizzazione ad entrare neanche nell'antibagno delle donne. Gli ho spiegato il mio problema e mi ha anche chiesto scusa. Il mio imbarazzo arriva quando sono in bagno ed entra qualcuno ecco lì mi blocco perché ho paura che sentano i rumori oppure quando devo andare fuori perché non riesco a usare i bagni pubblici è più forte di me. E per ultimo anche per me i supermercati sono un problema... comunque almeno per quanto riguarda il parlarne dovremmo cercare di essere più tranquilli in fondo non abbiamo scelto noi questa vita e di certo non vogliamo passare tutte quelle ore in bagno. Comunque oggi parlando con la mia ge abbiamo deciso di avviare la procedura per l'invalidità e mi farà una copia della relazione clinica da portare a lavoro... vediamo chi verrà a trovarmi in bagno poi, ahahah.

Aydmen
13-11-13, 08:57
Sono in fase di riacutizzazione con la colite; una volta ero con il mio ex in una situazione abbastanza intima, sapeva della mia malattia ma non mi aveva mai vista stare male... Io ero tranquillissima, non sentivo dolori né niente, e quando abbiamo finito lui mi dice "Mi sa che si sono sporcate le lenzuola..." e io avrei voluto morire. Non era un danno grave, solo un piccolo spruzzo, ma ho pianto talmente per l'umiliazione.
Adesso ho il terrore possa accadere di nuovo.

Ory90
12-03-14, 13:11
Fortunatamente, non ho ancora vissuto veri e propri momenti imbarazzanti.
Anche se, con la recente riacutizzazione dalla quale sto tentando di uscire in questo periodo, ho rischiato per ben due volte di fare una figuraccia. Per di più nel luogo che frequento più di tutti: il policlinico dove studio.
Bene, fine febbraio 2014: a marzo sarebbero ricominciate le lezioni universitarie ed ero in piena riacutizzazione, quindi decido di rivolgermi al ge per vedere come procedere. Sveglia alle 6 del mattino, 300 km in macchina per raggiungere Messina e, appena giunta a destinazione, cominciavo già a non farcela. Di corsa dal medico di base per farmi prescrivere la visita: fila interminabile. Mi chiedo come abbia fatto a resistere. Giungo al policlinico, arrivo in reparto e anche qui fila. C'era mio padre con me, ero nervosissima e a un certo punto ho capito che di lì a poco sarebbe successo l'irreparabile. Non volevo andare in bagno lì, poiché era un padiglione vecchio e i bagni erano poco praticabili. Ma non avevo scelta, quindi mi sono fiondata in bagno sperando che nessuno venisse a chiamarmi per la visita o che nessuno avesse bisogno del bagno. E questa è una.
Dopo due giorni, devo ritornare a Messina per l'esito della Mantoux. Stesso iter: sveglia alle 6, 300 km in riacutizzazione e, arrivata a Messina, capisco di nuovo che avrei dovuto trovare urgentemente un bagno. Stavolta ero in un altro padiglione, giusto giusto quello dove ci sono le aule. Sempre scortata da padre, corro verso il bagno (che conosco benissimo). Mi ferma una collega per salutarmi, io la saluto molto velocemente e la liquido millantando impegni urgenti. Raggiungo il bagno, anche qui pregando che non entrasse nessun collega, con mio padre fuori dalla porta dell'antibagno a fare da palo.
Non sono stati e proprio momenti imbarazzanti solo perché nessuno mi ha vista, ma credetemi che moralmente anche il non essere vista, distrugge proprio. Non è bello uscire dai bagni pubblici con il viso stravolto.

Mlogna
12-03-14, 20:22
La situazione per me piu imbarazzante.
Stavo in macchina con un collega, gli ho chiesto di fermarsi al primo bar perché avevo bisogno di un bagno, ma non ce l'ho fatta me la sono fatta addosso e sporcato con una macchiolina il sedile del collega.
Figura di... Crohn.

sarah.c
06-04-14, 14:34
Ero alla cassa del supermercato e mi è venuto lo stimolo di andare proprio li, in quel momento, dopo quattro giorni di stitichezza. Non mi è nuova, ma spero sempre che non mi accada perchè l'alternativa è non mangiare e non uscire mai di casa. Meno male che mia sorella lavora all'interno del supermercato, l'ho chiamata mi ha pagato la spesa mentre io correvo di tutta fretta verso il bagno più vicino sotto gli occhi tra lo straniato e il divertito della cassiera e di chi era in fila. E fortuna che era un centro commerciale con bagni annessi quasi puliti e relativamente vicini, o sarebbe andata a finire anche peggio.

ludovicus
22-05-14, 13:28
A me di episodi imbarazzanti ne sono capitati diversi, nei quasi 30 anni di RCU diagnosticata.
Anni fa, militare di guardia a una porta carraia, a momenti rischio il carcere militare causa improvvise scariche... non di mitra, avete già capito!
Un'altra volta, in viaggio da solo su una provinciale deserta, in pieno agosto, di nuovo oppresso da una crisi, mi son dovuto rifugiare nel bagno di un piccolo cimitero (!) di provincia, sotto lo sguardo sconvolto del custode dell'allegro luogo.
Ancora: anni fa vado a prendere in moto un'amica alla quale facevo il filo e appena partito devo far tappa come un lampo nel bagno fetentissimo di un bar per di più chic... Ovviamente quell'uscita non andò troppo bene.
Ma l'elenco potrebbe proseguire. Inconvenienti dei nostri acciacchi, cari amici.

Toga
05-10-14, 19:16
Potremmo scrivere un libro: Crohn-ache di Crohn
Io le situazioni piu imbarazzanti le ho vissute sempre sul luogo di lavoro!
Faccio la bartender, e questo comporta serate intere in piedi dietro ad un bancone! Vi lascio immaginare me, e la mia faccia sorridente che mutano...e come forrest corro! Le prime volte, soprattutto perchè i bar/discoteche in cui lavoravo erano svariate, è stato davvero difficile spiegare enon spiegare il problema. Infatti dove lavoravo più frequentemente ho dovuto dire del MDC per forza! Rischiavo di perdere credibilità! Non capivo per quale motivo mi allontanassi cosi tante volte dalla postazione!
Negli ultimi anni però ho lavorato stabilmente in un bar, dotato di bagno del personale realmente dedicato solo a noi.. E la cosa mi ha reso il tutto meno imbarazzante e difficile.

Antigone985
20-05-15, 23:36
Mi è successo l'anno scorso, parecchio prima che mi diagnosticassero il crohn e nel periodo in cui avevo mesi e mesi di diarrea incontrollabile che però a detta dei medici era solo una sindrome del colon irritabile.

Milazzo: prima di prendere il traghetto per le isole Eolie, disagio massimo al pensiero di stare in mare per un po', oltre che quello della vacanza in sé, con spiagge e escursioni in barca....

Attacco improvviso e violento, vado di corsa al bagno del bar del molo e purtroppo sporco un po'. Pulisco alla meno peggio ma dovevo correre... Pazienza, mi spiace, penso, ci sono tanti viandanti e di sicuro non mi rivedranno.
Ovviamente ho lasciato gli occhiali da sole sul lavandino del bagno antistante e nonostante la vergogna sono dovuta tornare indietro. Gli occhiali erano stati ritrovati dal proprietario, non so se mi ha ricollegato al fattaccio del bagno ma quando mi sono presentata la bar vi assicuro che volevo morire.

LauraG94
02-06-15, 14:26
Non ho mai parlato di queste cose con nessuno. Me ne sono sempre vergognata e questo mi ha sempre causato grandi malessere. Dai vostri messaggi leggo che tutti noi abbiamo gli stessi problemi. Sono felice di essermi iscritta in questo fantastico forum.
Ero in un aula piena di persone, stavo ascoltando una conferenza importante con altri compagni dell'università. Ad un certo punto sono cominciati i dolori addominali e il bisogno di andare in bagno. Purtroppo in quel momento non potevo abbandonare il mio posto, ho cercato di trattenermi come tutte le persone "normali" riescono a fare. Ma non ce l'ho fatta. Gli ultimi minuti di conferenza sono stati interminabili... Alla fine sono scappata via, ho raggiunto la stazione e sono tornata a casa. Speravo di non incontrare nessuno nel tragitto. Non smettevo di piangere, non accetto il fatto che a 20 anni mi debba ritrovare in queste situazioni davvero imbarazzanti. Ho pianto per due giorni, chiusa nella mia stanza. Mia mamma piangeva perchè vedeva me in quello stato e in più io continuavo ad urlare dicendo che non volevo più vivere così. Quando mi capitano queste cose sto davvero male e a volte ho anche pensato che vorrei mi succedesse qualcosa di drastico per porre fine a tutto questo. Però devo convivere e accettare questa mia compagna di vita.