Elisabetta 64
03-02-11, 23:03
Ciao a tutti.
Ho un quesito da sottoporre a tutti: il 25/01/2011 sono stata al controllo periodico a Padova dove sono seguita da circa 3 anni ( praticamente da "dopo-intervento"). Beh che dire?! Che amaro in bocca!
Mi sono sentita un numero stavolta: mi hanno visto 2 dottoresse giovani giovani che in due e due quattro, fatte le solite domande di rito, mi hanno praticamente liquidata. Stavolta non mi ha vista il primario ma, a parte questo, la cosa che mi ha più rattristata è che una di queste due giovani dottoresse, che di me non conosce nulla, quando ho esposto un problema fisico che sto vivendo ormai da 2 anni senza intravedere un risultato (problema inerente al mio caro crohn) mi ha risposto senza tante remore che mi devo rassegnare perchè questo problema ce l'hanno anche le persone "sane" pertanto me lo tengo e ci devo convivere.
La cosa che mi ha diciamo così "ferita" ancora di più è che (ripeto senza conoscere nulla di me) mi ha buttato lì è che magari mi faccia seguire da uno psicologo per gestire le situazioni di ansia e stress. Ora io non sono contraria all'intraprendere ogni qualsiasi via possa aiutare a migliorare la qualità della vita ma credo che prima di lanciare i sassi bisognerebbe forse almeno cercare di capire qualcosa di più della persona che ci si trova al di la della scrivania.
Ragazzi datemi un vostro parere perchè qua non so più se sono io che non riesco più a far quadrare i conti. Vi ringrazio tutti fin d'ora e vi auguro buona notte.
Elisabetta
Ho un quesito da sottoporre a tutti: il 25/01/2011 sono stata al controllo periodico a Padova dove sono seguita da circa 3 anni ( praticamente da "dopo-intervento"). Beh che dire?! Che amaro in bocca!
Mi sono sentita un numero stavolta: mi hanno visto 2 dottoresse giovani giovani che in due e due quattro, fatte le solite domande di rito, mi hanno praticamente liquidata. Stavolta non mi ha vista il primario ma, a parte questo, la cosa che mi ha più rattristata è che una di queste due giovani dottoresse, che di me non conosce nulla, quando ho esposto un problema fisico che sto vivendo ormai da 2 anni senza intravedere un risultato (problema inerente al mio caro crohn) mi ha risposto senza tante remore che mi devo rassegnare perchè questo problema ce l'hanno anche le persone "sane" pertanto me lo tengo e ci devo convivere.
La cosa che mi ha diciamo così "ferita" ancora di più è che (ripeto senza conoscere nulla di me) mi ha buttato lì è che magari mi faccia seguire da uno psicologo per gestire le situazioni di ansia e stress. Ora io non sono contraria all'intraprendere ogni qualsiasi via possa aiutare a migliorare la qualità della vita ma credo che prima di lanciare i sassi bisognerebbe forse almeno cercare di capire qualcosa di più della persona che ci si trova al di la della scrivania.
Ragazzi datemi un vostro parere perchè qua non so più se sono io che non riesco più a far quadrare i conti. Vi ringrazio tutti fin d'ora e vi auguro buona notte.
Elisabetta