PierPaolo
19-12-06, 22:14
Generalmente più digeribile della carne il pesce dovrebbe essere sempre compreso nella nostra dieta.
Gran parte del pesce che troviamo nei punti vendita è di allevamento e nella scelta dobbiamo anche tenere conto anche dell'inquinamento del mare che tende a contaminare i pesci di maggiori dimensioni, come il tonno ed il pesce spada. Da anni gli studiosi ci consigliano di non mangiare troppo spesso il tonno ed i pesci di grande taglia.
Da un articolo della rivista Panorama del 15/12/2006 ho estratto alcune informazioni che possono esserci utili.
SARDA
Questo pesce è una fonte importante e a buon mercato di proteine, ferro e zinco, oltre che dei grassi tipici del pesce, gli omega 3: ne hanno circa il 5 per cento, ma in scatola sott'olio la percentuale sale fino al 14 per cento.
ROMBO, ORATA E SPIGOLA
Il 70-80 per cento di spigole (carne magra ma ricca di proteine e ferro) e orate proviene dall'acquacoltura. Non così il rombo, anche se questa specie comincia a essere allevata.
CERNIA
È un pesce selvatico, molto pregiato e di grande dimensioni (da 60 a 140 centimetri). La cernia di scoglio contiene maggiori quantità di grassi rispetto a quella di fondo.
TROTA E SALMONE
Mentre la prima è relativamente povera di grassi, il secondo è noto per il suo alto contenuto di omega 3, oltre che di proteine e di vitamina B12.
SPADA E TONNO
Il pesce spada ha carni saporite e di consistenza compatta, con proteine a basso tenore di grasso (4 per cento). Il tonno è ricco di omega 3, di vitamina B12 e di vitamina D. Quello in scatola mantiene una buona percentuale di vitamine, ma è povero di acidi grassi.
ANGUILLA
Un tempo il capitone (l'anguilla grossa) era considerato un cibo magro, consumato alla vigilia di Natale. Poi si è visto che la sua carne è fra le più grasse (oltre il 10 per cento). Per questo è sconsigliata a chi è a dieta.
Gran parte del pesce che troviamo nei punti vendita è di allevamento e nella scelta dobbiamo anche tenere conto anche dell'inquinamento del mare che tende a contaminare i pesci di maggiori dimensioni, come il tonno ed il pesce spada. Da anni gli studiosi ci consigliano di non mangiare troppo spesso il tonno ed i pesci di grande taglia.
Da un articolo della rivista Panorama del 15/12/2006 ho estratto alcune informazioni che possono esserci utili.
SARDA
Questo pesce è una fonte importante e a buon mercato di proteine, ferro e zinco, oltre che dei grassi tipici del pesce, gli omega 3: ne hanno circa il 5 per cento, ma in scatola sott'olio la percentuale sale fino al 14 per cento.
ROMBO, ORATA E SPIGOLA
Il 70-80 per cento di spigole (carne magra ma ricca di proteine e ferro) e orate proviene dall'acquacoltura. Non così il rombo, anche se questa specie comincia a essere allevata.
CERNIA
È un pesce selvatico, molto pregiato e di grande dimensioni (da 60 a 140 centimetri). La cernia di scoglio contiene maggiori quantità di grassi rispetto a quella di fondo.
TROTA E SALMONE
Mentre la prima è relativamente povera di grassi, il secondo è noto per il suo alto contenuto di omega 3, oltre che di proteine e di vitamina B12.
SPADA E TONNO
Il pesce spada ha carni saporite e di consistenza compatta, con proteine a basso tenore di grasso (4 per cento). Il tonno è ricco di omega 3, di vitamina B12 e di vitamina D. Quello in scatola mantiene una buona percentuale di vitamine, ma è povero di acidi grassi.
ANGUILLA
Un tempo il capitone (l'anguilla grossa) era considerato un cibo magro, consumato alla vigilia di Natale. Poi si è visto che la sua carne è fra le più grasse (oltre il 10 per cento). Per questo è sconsigliata a chi è a dieta.